Dopo Napoli-Siena 2-1 la squadra azzurra ha effettuato un festoso giro di campo per salutare i tifosi, e per festeggiare un campionato vissuto da protagonisti culminato col secondo posto. Gli occhi e le telecamere erano tutti puntati su Walter Mazzarri ed Edinson Cavani, i due uomini d'oro del Napoli che potrebbero dire addio alla fine di questa stagione. In modo particolare Mazzarri è apparso insolitamente commosso, strano per uno come lui, un sergente di ferro ma evidentemente dal cuore tenero. C'è una Champions League da affrontare, ma forse il Napoli dovrà farlo senza il suo condottiero.

Prima della partita il presidente De Laurentiis ha organizzato una sorta di festa al centro del San Paolo, arringando il pubblico e promettendo un grande Napoli. Ha anche ringraziato Mazzarri, che però non era al fianco del patron. Inoltre a fine gara Mazzarri non si è presentato ai microfoni, lasciando spazio al suo vice Frustalupi. La commozione del tecnico è il terzo indizio, e tre indizi fanno una prova. L'addio di Mazzarri sembra davvero vicino. L'Inter e la Roma sono sulle sue tracce, ma non è da escludere un anno sabbatico.

De Laurentiis gli ha offerto un contratto triennale da 4 milioni, ma più che ai soldi Mazzarri è interessato alla programmazione che non combacia evidentemente con quella del presidente.

Inoltre lo stesso allenatore ha parlato di motivazioni, forse venuti meno dopo 4 anni sulla cresta dell'onda nello stesso posto. De Laurentiis quindi si guarda intorno, Allegri sembra il nome ideale per sostituire Mazzarri. Il tecnico rossonero ha vinto uno scudetto, ha partecipato alla Champions e ha saputo resistere alle pressioni di un ambiente esigente come quello del Milan.

Allegri però attende di sapere le decisioni del club, soprattutto di Berlusconi. L'allenatore ha affermato di voler proseguire l'avventura rossonera, se non fosse possibile per lui è disponibile la panchina azzurra. Montella resterà un sogno almeno per ora. Il tecnico viola ha detto di voler restare a Firenze un altro anno.

Sfumato anche Pellegrini, tecnico del Malaga, destinato al Manchester City. Sembra poco percorribile anche la pista che porta a Guidolin, che ha ribadito di voler restare nella tranquilla Udine. Impossibile arrivare a Spalletti o Mancini, i loro stipendi sono al di fuori della politica di De Laurentiis.