Mourinho-Cristiano Ronaldo, c'eravamo tanto amati. Fino a poche settimane fa il duo che ha contribuito ai successi, pochi per la verità, del Real Madrid degli ultimi anni sembrava indissolubile, dentro e fuori dal campo.

Ma l'ufficializzazione del passaggio del tecnico lusitano al Chelsea ha rotto ogni ipocrisia: dopo aver sparato a zero su Pepe, definito nelle scorse settimane un 'frustrato', ai microfoni di Punta Pelota, José Mourinho racconta la sua avventura madrilena, soffermandosi sugli atteggiamenti non sempre collaborativi del connazionale CR7: ''Forse pensa di sapere tutto e di non avere più nulla da imparare: crede che un allenatore non possa avere le capacità per farlo crescere e maturare ulteriormente''.

Subito dopo l'allenatore rincara la dose, confessando la poca disponibilità del talento portoghese a mettersi al servizio del resto della squadra, caratteristica da sempre fondamentale per l'idea di calcio dello Special One : ''Ho avuto un problema molto semplice con lui: l'ho criticato dal punto di vista tattico e non l'ha presa bene''.

Dopo le frecciate, Mou trova anche modo di sottolineare gli aspetti positivi del suo rapporto con il numero 7 delle merengues: ''Nelle ultime settimane aveva un problema alla spalla e io non dubito mai degli acciacchi dei miei calciatori. Con me pero' ha disputato tre stagioni fantastiche, non so se le migliori della sua carriera ma abbiamo trovato una soluzione tattica perfetta per consentirgli di esprimere tutto il suo potenziale in gol".