Non bastavano i dubbi sulle condizioni climatiche estreme che potrebbero trovare i corridori. Sulla strada che porta verso i Campionati Mondiali di Ciclismo in programma ad ottobre in Qatar è sorta un’altra grana. Le formazioni World Tour hanno annunciato il boicottaggio completo della cronosquadre che apre la rassegna iridata. Al centro del contendere ci sono immancabilmente delle questioni economiche, la mancanza di rimborsi in favore dei team.
L’associazione squadre contro l’Uci
Nei giorni scorsi l’Associazione delle squadre ha ratificato una mozione che prevede di non prendere parte alla cronosquadre dei Mondiali in Qatar, almeno relativamente ai team del World Tour.
L’Associazione aveva richiesto all’Uci di avere dei rimborsi per coprire le spese della trasferta in Qatar, così come avviene in tutte le altre corse del calendario. I Mondiali sono però l’unica corsa gestita direttamente dall’Uci, che ha pensato bene di imporre delle regole diverse rispetto alle altre gare, e quindi niente rimborsi alle squadre.
I team World Tour non hanno accettato questa scelta e per questo hanno deciso, dopo una votazione a larghissima maggioranza, di boicottare la cronosquadre dei Mondiali. Se la situazione non si ricomporrà nelle prossime settimane potremmo dunque trovarci a vivere una cronosquadre ai Mondiali con solo alcune formazioni di seconda e terza fascia.
“Questa è una situazione molto irregolare nel contesto del ciclismo su strada professionistico” si legge nella nota diffusa dal’associazione delle squadre. “Quando partecipano ad un evento World Tour, ai World Teams è sempre concesso un assegno di partecipazione per coprire alcuni costi. L’Uci ha approvato una legge eccezionale che favorisce un evento di sua proprietà”.
La cronosquadre riservata alle formazioni di club è stata inserita nel programma dei Mondiali nel 2012, in programma a Valkenburg. Nelle prime due edizioni è stata la Omega Pharma Quickstep di Tony Martin a vincere. Nel 2014 e 2015 invece è stata la BMC ad avere la meglio.