Penultima tappa della corsa dei due mari, la sesta tappa della Tirreno-Adriatico lunga 168 chilometri con partenza da Ascoli Piceno e arrivo a Civitanova Marche, nel finale è molto simile alla classicissima tra Lombardia e Liguria che si disputerà il prossimo sabato. Fernando Gaviria della Quick Step ne approfitta subito per piazzare la sua zampata vincente e lanciare la sua sfida proprio al campione del mondo a sua volta vincitore nella tappa del giorno prima.
C'è da scommettere che i due si ritroveranno alla Milano-Sanremo, smaniosi di prevalere l'uno sull'altro in quella che avrà il sapore della rivincita.
La fuga. Prima parte di gara relativamente tranquilla, poi come da copione, si sgancia la fuga di giornata composta da una decina di corridori: Tra gli altri Ben Gastauer (Ag2r), Simone Andreetta e Mirco Maestri (Bardiani-Csf), Davide Ballarini e Raffaello Bonusi dell'Androni Sidermec, riescono a guadagnare un margine di circa tre minuti, ma il gruppo non concede di più. E' la Dimension Data a controllare l'andatura che riduce il gap. La tappa non procura particolari emozioni con la situazione praticamente stabile per quasi tutta la sua durata; solo nel finale si notano le operazioni tattiche delle squadre dei velocisti.
Primo passaggio. Al primo passaggio sul traguardo mancano 15 chilometri all'arrivo, e il gruppo transita praticamente a ridosso dei battistrada che vengono ripresi nei chilometri immediatamente successivi. Quando i fuggitivi affrontano le prime rampe verso Civitanova Alta, mancano nove chilometri all'arrivo. Vincenzo Nibali prova a lanciare il suo attacco staccandosi dal gruppo degli inseguitori, ma non ottenendo l'effetto sperato, è costretto a rientrare. Più convinto nella seconda parte della salita, l'allungo di Fabio Felline (Trek Segafredo) e Mattia Cattaneo (Androni Sidermec) che riescono a portarsi sulla coppia di testa composta da Gastauer e Ballerini. Ai due riuscirà ad agganciarsi anche Niki Terpstra (Quick Step).
Il duello Gaviria-Sagan. Prova l'attacco anche Peter Sagan, ma viene prontamente stoppato da Fernando Gaviria, e i due procedono appaiati. Dopo la discesa, a meno due chilometri dall'arrivo, il gruppo si ricompatta e le squadre si preparano alla volata finale. Nello sprint il gruppo si spezza, Gaviria riesce a cogliere l'attimo vincente lanciandosi ai duecento metri; Sagan prova a ripetere la splendida volata del giorno prima rispondendo al colombiano, ma viene battuto per mezza lunghezza. Dietro di loro chiudono Jasper Stuyven (Trek Segafredo) al terzo posto e Matteo Trentin che si ferma ai piedi del podio. Il guanto di sfida è lanciato, starà a Peter Sagan raccoglierlo sabato alla Milano-Sanremo.