Per Peter Sagan ogni giorno può essere quello buono, e come dice nella breve intervista rilasciata a fine gara, tutti i giorni possono essere giusti. Il campione slovacco è fatto così, pur essendo un campione plurimedagliato e stravincente, vive il Ciclismo con leggerezza e giocosa ironia. Che vinca o che perda, Sagan mantiene sempre lo stesso atteggiamento ironico e tranquillo, e questo lo fa amare ai tifosi di tutto il mondo. Nella terza tappa della corsa dei due mari, il campione della Bora Hansgrohe conquista una vittoria autoritaria che sprizza forza da tutti i pori regolando sull'ultimo rettilineo Elia Viviani (Team Sky).

la terza tappa Monterotondo Marittimo-Montalto di Castro

Erano 204 i chilometri da coprire nella terza tappa della corsa dei due mari, che partiva da Monterotondo Marittimo e arrivo a Montaldo di Castro. Ed è in questa tappa che Peter Sagan va a conquistare la 2a vittoria stagionale, nonché la 91ma in carriera. Anche nella terza tappa, la fuga di giornata è tentata da sette corridori; Mattia Frapporti (Androni Sidermec), Andry Grivko (Team Astana), Mirko Maestri e Luca Wackermann (Bardiani Csf), Iuri Filosi e Kohei Uchima (Nippo-Fantini) Alexis Gougeard (Ag2r). I sette tentano l'allungo della prima ora, il gruppo però non ha mai perso di vista i battistrada lasciando ai fuggitivi un guadagno massimo di quattro minuti che nel corso dei chilometri ha provveduto ad annullare.

La fuga termina a 20 Chilometri dall'arrivo

La giornata è meteorologicamente perfetta, solo il vento disturba parzialmente i fuggitivi che con il passare dei chilometri si riducono a tre soltanto. I corridori che mantengono la testa cercando di portare avanti la fuga sono Grivko, Gougeard e Filosi che riescono a resistere fino a 20 chilometri dal traguardo prima di essere ripresi dal gruppo che nel finale rischia di spezzarsi in diversi tronconi a causa del forte vento laterale.

In testa al gruppo a fare l'andatura è la Bora Hansgrohe di Sagan, In prossimità dell'ultimo chilometro, una caduta spariglia le carte mettendo fuori gioco gran parte della Quick Step tra cui Boonen, e Fernando Gaviria vincitore della passata edizione e favorito per quella del 2017. Il Team sky che ha condotto magistralmente Elia Viviani ai trecento metri, prova a lanciare il suo atleta che se la deve vedere però con un suntuoso Peter Sagan che lo brucia letteralmente negli ultimi cento metri con una progressione imperiale.

Per il veronese ci sarà un ottimo secondo posto davanti al belga Jurgen Roelandts della Lotto Soudal e Sacha Modulo del team Uae Emirates. La maglia azzurra di leader cambia proprietario per il gioco dei piazzamenti legati anche alle conseguenze della caduta nell'ultimo chilometro. A indossarla sul podio sarà Rohan Dennis che la sfila a Greg Van Avermaet