Ci saranno ancora la Gand Wevelgem di oggi, il Giro delle Fiandre e la Parigi Roubaix. Poi la carriera di Tom Boonen sarà consegnata alla storia del Ciclismo. Il fuoriclasse fiammingo della Quickstep ha annunciato da tempo la sua decisione di chiudere il prossimo 9 aprile, la giornata dell’Inferno del Nord, la classica Parigi Roubaix che tenterà di vincere per la quinta volta.

È lì che Boonen concentrerà tutte le sue ambizioni per quest’ultimo scorcio di carriera, mentre per il Fiandre si è già autoescluso dal ristretto gruppo dei favoriti.

Boonen: “Non sono più da Paterberg”

Tom Boonen ha scritto pagine leggendarie nelle classiche del pavè, conquistando per tre volte il Giro delle Fiandre e per quattro la Parigi Roubaix. Se nei primi anni della carriera le sue doti di corridore in grado di vincere anche le volate di gruppo sembravano emergere meglio sui muri del Fiandre, con il passare del tempo Boonen è diventato sempre più uomo da Roubaix. Non è un caso che due dei tre successi al Fiandre risalgano ormai ad oltre dieci anni fa, mentre nelle ultime tre partecipazioni il suo risultato migliore è stato appena un settimo posto.

Lo stesso Boonen è stato molto chiaro sulle sue possibilità di rivincere il Giro delle Fiandre: “Non sono più un corridore che può attaccare sul Paterberg nel finale” ha spiegato il fuoriclasse fiammingo “Invecchiando sono diventato meno esplosivo su quelle salite e ogni anno è diventato un po’ più difficile. Riesco a seguire gli altri, ma l’ultima volta sul Paterberg per me sarà molto difficile. Ci proverò, ma non sono sciocco e so che al Giro delle Fiandre ho poche possibilità rispetto alla Parigi Roubaix”.

Le strategie di casa Quickstep potrebbero privilegiare per il Giro delle Fiandre un Philippe Gilbert che è apparso rigenerato in queste ultime uscite, anche se le strategie dello squadrone belga cercheranno soprattutto di avvantaggiarsi della straordinaria qualità complessiva del gruppo. Per la Parigi Roubaix poi nessun dubbio: Tom Boonen sarà là a giocarsi il successo.