Il 2024 di Remco Evenepoel è stato un anno vissuto sulle montagne russe. Il campione belga è passato dall'euforia dei trionfi alle Olimpiadi di Parigi, in cui ha vinto due medaglie d'oro, ai gravi incidenti che lo hanno costretto alle ennesime risalite. In una lunga intervista rilasciata al giornale belga Het Laatste Nieuws, Evenepoel ha raccontato tutte le emozioni di questo anno così speciale. Il campione della Soudal Quickstep ha confidato i suoi dubbi e le sue difficoltà dopo l'incidente avvenuto in allenamento a inizio dicembre, e ricordato la travolgente esperienza olimpica, che resterà per sempre il momento clou della sua carriera.
Evenepoel: 'Ho dubitato di me stesso'
La pausa invernale di Remco Evenepoel non è andata certo nel migliore dei modi. Il campione belga ha avuto un serio incidente a inizio dicembre, quando è andato a sbattere contro la portiera aperta di una macchina ed è caduto procurandosi numerose fratture alle costole, alla scapola e ad una mano. La ripresa sta passando molto lentamente, e a distanza di quasi un mese Evenepoel è ancora del tutto inattivo. Parlando a Het Laatste Nieuws, in occasione della consegna di un premio come corridore belga dell'anno, il campione olimpico di ciclismo ha ammesso di essere stato assalito da dubbi e insicurezze in questo periodo.
"Ho capito subito che la riabilitazione sarebbe stata lunga.
Ho provato a prenderla positivamente, ma dopo una settimana tutti gli altri erano in ritiro, mia moglie studiava, io potevo solo leggere un libro o guardare un film. Ho dubitato di me stesso. Funzionerà? Andrà tutto bene? La gente non vede queste cose, mi incontrano e mi chiedono come va, io sorrido, ma poi a casa diventa difficile", ha raccontato Evenepoel.
Nel suo racconto molto umano e senza filtri, Evenepoel ha voluto ringraziare la moglie Oumi per tutto il sostegno, morale e pratico, dopo l'incidente avvenuto ad aprile alla Volta Paesi Baschi. "Quando ho ripreso a pedalare sui rulli, in uno dei primi allenamenti dovevo fare un test con i cubetti di ghiaccio per controllare la temperatura corporea.
Per un'ora e mezzo ha fatto su e giù a portarmi i cubetti in modo che potessi completare quel test. Quando ho vinto la crono al Tour sapevo di doverlo a tutto quello che era successo prima, anche a quei cubetti. Sono fortunato ad avere accanto una donna forte e chi mi aiuta. Lei mi mette sempre al primo posto, i suoi studi vengono sempre dopo", ha raccontato Evenepoel.
'Le Olimpiadi sono state una cosa pazzesca'
Il 2024 ha però regalato ad Evenepoel anche l'immensa gioia del doppio oro olimpico di Parigi 2024, un successo che lo ha proiettato già nella storia del Ciclismo. Il giovane belga è infatti il primo professionista a completare la doppietta di medaglie d'oro tra prova in linea e a cronometro.
Evenepoel ha ricordato quanto sia stata speciale l'avventura alle Olimpiadi di Parigi. "Le prime quattro ore dopo la vittoria della prova in linea sono state davvero frenetiche. Conferenze stampa, interviste, sempre quella domanda: ma ti rendo conto di quanto sia unico?", ha raccontato il campione belga, che poi nella notte parigina ha decompresso tutta quell'esplosione di emozioni.
"Alle 4 di notte stavo tornando in albergo insieme a mia moglie e ai suoi fratelli. Siamo passati davanti ad un kebab ancora aperto. Ci siamo seduti fuori, su una panchina. Abbiamo mangiato qualcosa in mezzo ad alcuni senzatetto, con le medaglie in valigia. E' stato un contrasto feroce, dall'euforia improvvisamente alla calma completa", ha raccontato Evenepoel, che ha vissuto così intensamente le Olimpiadi da considerarlo un momento irripetibile, il punto più alto della carriera.
"I Giochi sono stati il momento numero uno della mia carriera, una cosa davvero pazzesca. Forse la mia carriera non è nemmeno a metà, non so cosa succederà d'ora in poi, ma il mio momento migliore l'ho già vissuto", ha dichiarato Remco Evenepoel.