Per Damiano Caruso, il corridore siciliano della BMC, sta per iniziare una nuova stagione da vivere come gregario di Richie Porte. A trent’anni da poco compiuti Caruso ha trovato in questo ruolo la sua dimensione in mezzo al gruppo, come spalla per un corridore che punta alla vittoria nei grandi giri. Il compito che lo aspetta è senz’altro difficile, tanto più in un settore in cui il Team Sky ha spadroneggiato negli ultimi anni, costringendo sulla difensiva tutte le squadre avversarie, una situazione che anche Caruso ha accettato con una certa rassegnazione.
Caruso, un’altra stagione a supportare Porte
Per il 2018 Damiano Caruso avrà un programma impegnativo, con la quasi certa partecipazione a due grandi giri. Il corridore siciliano sarà chiamato ad essere uno degli uomini di riferimento in supporto a Richie Porte, il capitano designato che punterà alla classifica generale del Tour de France. 'Avrò lo stesso ruolo, il mio obiettivo sarà di mantenere Richie in prima fila nelle tappe di montagna. Dovrò essere lì a proteggerlo nei momenti difficili. Di sicuro farò il Tour de France, poi la Vuelta Espana' ha spiegato Caruso in un’intervista concessa a Cyclingnews.
Il corridore siciliano dovrà interpretare il ruolo essenzialmente in una funzione difensiva, in virtù dello strapotere del Team Sky, che con la sua forza è in grado di inibire ogni possibile iniziativa avversaria.
'La BMC come la Juventus'
Questa situazione tattica bloccata dalla forza della Sky è vissuta da Caruso con un po’ di frustrazione. 'Noi siamo una buona squadra, possiamo fare il nostro meglio, ma ci sono momenti in cui non si può fare nulla. Anche se sei bravo puoi solo rimanere a ruota del Team Sky. È davvero difficile perché il loro livello medio è molto alto' ha spiegato il corridore della BMC, che ha motivato questa supremazia della squadra britannica con l’enorme budget a disposizione.
'Se si guarda ai nove corridori che avevano al Tour de France, quanto sarà stato il loro monte ingaggi? Forse sui 15-20 milioni di euro. Significa che noi non possiamo commettere nessun errore, altrimenti è finita. Abbiamo visto quello che è successo quest’anno, dopo l’incidente di Porte non avevamo un’altra carta da giocare' ha aggiunto Caruso, che ha fatto ricorso ad un paragone calcistico per definire i rapporti di forza tra le squadre che puntano alla vittoria del Tour de France. 'Io sono un tifoso della Juventus. Il Team Sky è come il Barcellona o il PSG. Noi della BMC siamo come la Juventus, siamo bravi, siamo vicini ai migliori, ma ad essere onesti bisogna dire che la squadra migliore per le corse a tappe è il Team Sky' ha concluso il corridore siciliano.