La quinta tappa con arrivo in salita a Leukerbad ha dato un volto più vero alla classifica generale del Giro di Svizzera. Su un percorso caratterizzato da tre Gpm, la tappa ha visto la maglia gialla Mathieu Van der Poel inserirsi nella fuga partita nella fasi iniziali, un curioso inedito che però si è dissolto quando la corsa è entrata nel vivo. Sulla salita di Erschmatt sono poi partiti all’attacco prima Esteban Chaves e poi Jakob Fuglsang, che ha ripreso e successivamente staccato il colombiano.

Sulla più facile salita finale verso Leukerbad è però risalito di gran carriera Richard Carapaz, che si è dimostrato il più forte di tutti andando a vincere la tappa e a prendersi la maglia gialla.

Van der Poel in fuga da lontano

Al quinto giorno di corsa il Giro di Svizzera ha cominciato a cambiare lo scenario, portando i corridori al confronto sulle prime vere salite. La Gstaad – Leukerbad di 172 km ha affrontato il Col du Pillon in partenza e, dopo un lungo tratto centrale pianeggiante, le ascese di Erschmatt e quella verso l’arrivo a Leukerbad.

A sorpresa la corsa è stata caratterizzata dall’attacco della maglia gialla Mathieu Van der Poel, che si è inserito nella più classica delle fughe da lontano come un qualsiasi corridore in cerca di un po’ di gloria.

Insieme al campione olandese son partiti all’attacco anche Hermann Pernsteiner, Sergio Samitier e Claudio Imhof. Il gruppo non ha mai concesso troppo spazio al tentativo d’attacco, con la distanza rimasta a lungo sui tre minuti. Ad una trentina di km dall’arrivo, vicini all’imbocco della salita più difficile, quella di Erschmatt, la fuga è stata annullata.

Provano Chaves e Fuglsang, ma il più forte è Carapaz

Sulla salita di Erchmatt, 8 km all’8% di pendenza, la Ineos ha preso il comando del gruppo gestendo il primo attacco di Tolhoek e poi quello ben più incisivo portato da Esteban Chaves. Lo scalatore colombiano si è isolato al comando con un’azione generosa, ma il ritmo di Dunbar per la Ineos non gli ha permesso di guadagnare molto terreno.

La corsa è rimasta così equilibrata proponendo solo un po’ di selezione naturale nelle retrovie del gruppo, fino a quando Jakob Fuglsang ha piazzato un bell’allungo nella parte conclusiva dell’ascesa. Il danese della Astana ha approfittato anche di un errore in discesa di Chaves per riportarsi sul colombiano e poi staccarlo sulla più facile salita finale verso Leukerbad.

Nonostante le pendenze limitate dell’ascesa, Richard Carapaz è riuscito a fare una grande differenza in gruppo. Lo scalatore ecuadoriano ha approfittato ancora del lavoro di Dunbar per poi piazzare un bello scatto con cui si è posto all’inseguimento di Fuglsang.

In breve Carapaz si è riportato sul danese ed ha tirato da solo nella parte finale della scalata verso l’arrivo, sapendo di poter vestire la maglia gialla e prendersi una posizione di grande vantaggio in vista del successo finale.

Dopo aver rifiatato per qualche chilometro, Fuglsang ha assaporato il successo di tappa ma è partito troppo presto nello sprint finale, dando a Carapaz l’opportunità del sorpasso negli ultimi trenta metri.

Il corridore ecuadoriano è così andato a centrare il doppio colpo tappa e maglia, dando alla Ineos l’ennesimo successo di questa stagione davvero trionfale. A 39’’ Woods ha colto il terzo posto davanti a Hamilton, Uran, Schachmann, Alaphilippe e Pozzovivo, protagonista di una corsa solida sempre al fianco dei più forti.

La classifica generale del Giro di Svizzera vede ora Richard Carapaz al comando con dei vantaggi già molto interessanti. Fuglsang è a 26’’, Schachmann a 38’’ e Alaphilippe a 53’’.