L'Italia del Ct Daniele Bennati ha archiviato la prova in linea dei Mondiali di ciclismo di Glasgow senza medaglie, ma con la soddisfazione di una corsa ben interpretata e vissuta da protagonisti nonostante le scarse ambizioni della vigilia. Gli azzurri erano arrivati al via senza i favori del pronostico, come ampiamente mostrato dagli scarsi risultati ottenuti durante tutta la stagione.

L'evento iridato, la capacità di fare gruppo e dare il meglio con la maglia della nazionale, hanno però costruito una storia diversa da quella che preannunciava una corsa anonima e senza particolari aspettative.

I ragazzi di Bennati sono entrati in azione quando la corsa ha fatto il suo ingresso nel circuito di Glasgow, inserendosi nei primi tentativi di fuga e lanciando poi Matteo Trentin e Alberto Bettiol, i due leader, nel gruppo sempre più ridotto dei battistrada. Purtroppo, Trentin è presto uscito di scena per una caduta, un episodio "che ha cambiato la nostra corsa" ha commentato Daniele Bennati.

Bennati: 'Alberto è stato costretto ad agire'

"Avevamo i nostri due uomini migliori nell'azione decisiva" ha aggiunto Bennati, che ha comunque tracciato un bilancio positivo per il comportamento della squadra. "Siamo stati molto bravi. Purtroppo la caduta di Matteo ha costretto Alberto ad agire", ha dichiarato il tecnico toscano.

Alberto Bettiol si è così trovato tutto solo in mezzo ai grandi favoriti della vigilia e ha deciso di giocare le sue chance partendo all'attacco a più di cinquanta chilometri dall'arrivo. L'azzurro ha tenuto la testa per un paio di giri, finchè la sua azione ha cominciare a diventare meno incisiva e la rincorsa di Van der Poel, Pogacar, Van Aert e Pedersen sempre più pressante.

A 22 km dall'arrivo, Bettiol si è visto raggiungere, proprio mentre Van der Poel scatenava l'affondo decisivo, andando a vincere il titolo iridato.

Il corridore toscano ha sofferto molto nell'ultimo giro e mezzo, è stato raggiunto e scavalcato da diversi corridori e ha chiuso al decimo posto la sua generosa corsa.

Bettiol: 'Volevo sognare e crederci'

"Non avevo molte chance di vincere, ho provato a cogliere l'occasione sorprendendo i favoriti" ha dichiarato Alberto Bettiol dopo l'arrivo. "Ho provato ad anticipare fenomeni come Van der Poel, Pogacar e Van Aert. Mi sono buttato nel burrone scientemente, sperando per una volta di prendere il volo e provare a vincere. Non avevo programmato di partire così da lontano, ma quando mi sono trovato senza Matteo ho pensato che fosse il momento di provare", ha aggiunto il corridore azzurro.

Alberto Bettiol ha raccontato di non avere nessun rimpianto per come ha gestito la sua corsa. "Volevo sognare, volevo crederci. Non dovevo stare nello stesso gruppo di quei fenomeni, ma provare ad anticiparli. Avevo l'1% di possibilità di farcela, forse il 2%, ma il "piazzamentino", anche il quinto posto, non mi interessava", ha commentato Bettiol.