"Per un attimo ho pensato che tutto era finito", ha commentato il campione sloveno Tadej Pogačar subito dopo aver conquistato per la terza volta consecutiva il Giro di Lombardia.
Non è stato un Pogačar dominante in salita come in tante corse conquistate nella sua carriera. Il fuoriclasse della UAE Emirates ha dovuto attingere a tutte le sue risorse fisiche, tecniche e temperamentali per risolvere la corsa.
L'azione decisiva è partita nella discesa dal Passo Ganda, dove lo sloveno ha guadagnato una manciata di secondi su Roglic e gli altri corridori con cui aveva scollinato. Gli ultimi chilometri sono stati molto difficili per Pogačar, che è stato condizionato dai crampi.
Una sequenza di tre giri di Lombardia vinti di fila da un atleta era riuscita in tutta la storia del ciclismo solo a due giganti di un'epoca lontanissima, Fausto Coppi e Alfredo Binda.
Tadej Pogačar: 'Fortunatamente ho potuto continuare a pedalare'
Le difficoltà di Pogačar sono iniziate a poco più di dieci chilometri dall'arrivo di Bergamo.
Il campione sloveno sembrava ormai avviato indisturbato verso il trionfo, ma ha cominciato a scuotere le gambe per sciogliere i muscoli e poi a darsi dei colpi con le mani, un chiaro segnale dell'insorgere di crampi. "È proprio vero, ho sofferto di crampi. Prima nella gamba destra, poi nella gamba sinistra. Per un attimo ho pensato: è tutto finito. Ma fortunatamente ho potuto continuare a pedalare. Ho rallentato un po’ consapevolmente e ho cercato di essere un po’ più aerodinamico sulla bicicletta" ha raccontato il fuoriclasse della UAE Emirates.
Nonostante il problema, Tadej Pogačar ha mantenuto il suo vantaggio sugli inseguitori, e dopo qualche chilometro di preoccupazione ha ripreso a pedalare con maggior scioltezza ed energia.
Il numero uno del Ciclismo mondiale è stato anche avvicinato dall'ammiraglia della UAE Emirates in questa fase della corsa, ed ha preso una bevanda.
'Negli ultimi due chilometri mi sono divertito'
"Era una bevanda anti-crampi", ha detto il vincitore davanti alla telecamera della tv olandese VTM. “Mi ha aiutato un po’, ma dovevo comunque calibrare il mio ritmo, perché c'era ancora una salita da fare. Gli ultimi chilometri erano troppo duri per andare a tutta velocità", ha spiegato Pogačar.
Una volta superato il breve tratto di salita verso Bergamo Alta, Pogačar si è potuto godere una vera e propria passerella finale che lo ha portato a concretizzare il terzo successo di fila al Giro di Lombardia.
"Vincere per la terza volta alla mia terza partecipazione, la seconda qui a Bergamo, è un sogno. Arrivare da solo oggi è stato fantastico, mi sono divertito moltissimo negli ultimi due chilometri. Anche se è stato molto doloroso, mi sono davvero divertito. Vincere per la terza volta il Lombardia è incredibile", ha concluso Tadej Pogacar.