Si chiude con una cavalcata trionfale di Tadej Pogačar sulle strade del Lombardia la stagione delle grandi classiche del ciclismo. Il fuoriclasse sloveno ha costruito la sua terza vittoria consecutiva con un'azione di grande coraggio e tempismo nella discesa dal Passo Ganda. Remco Evenepoel è rimasto coinvolto in una caduta nelle fasi iniziali ed è rimasto attardato sulla decisiva salita del Gand, dove anche l'altro favorito, Primož Roglič, non è stato particolarmente incisivo. Pogačar non è riuscito a fare la differenza in salita, ma si è lanciato con decisione nella successiva picchiata, disegnata con grande maestria.
Nonostante un principio di crampi e la fatica per la lunga azione solitaria, lo sloveno ha concretizzato il trionfo all'arrivo di Bergamo, mentre un ottimo Andrea Bagioli ha vinto la volata per il secondo posto un minuto più indietro.
Le classement de ce Tour de Lombardie : Remco Evenepoel parvient finalement à prendre la 9e place, le Belge avait chuté en début de journée. Romain Bardet a pris la 11e place. #ILombardia pic.twitter.com/VdPbY0HmU5
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) October 7, 2023
Lombardia, subito una caduta di Evenepoel
Il Lombardia si è aperto in una bella e calda giornata di sole, più da primavera inoltrata che autunno, come vorrebbe invece la tradizione della corsa. Tadej Pogačar, Remco Evenepoel e Primož Roglič si sono presentati al via da favoriti, pronti a regalare spettacolo ed emozioni su un percorso con oltre 4.000 metri di dislivello.
Nelle fasi iniziali sono partiti all'attacco due gruppetti che poi si sono fusi in un unico plotoncino di sedici corridori. Tra questi anche Conci, Battistella, Buratti, Bais, Marcellusi e Tolio. L'episodio più importante di questa prima parte di corsa è stata però una caduta nata da un contatto tra Evenepoel e Bax. Quest'ultimo è stato costretto al ritiro, mentre il belga ha ripreso pur con delle vistose escoriazioni.
Nonostante le difficoltà del suo leader, la Soudal - Quick-Step è uscita allo scoperto sulla salita di Berbenno, imponendo un forte ritmo che ha provocato una prima selezione. La Jumbo di Roglič è poi subentrata alla squadra belga, mentre la UAE di Tadej Pogačar è rimasta più guardinga.
Sul passo della Crocetta, la corsa si è movimentata con un coraggioso attacco di Ben Healy.
L'irlandese della EF se ne è andato insieme a Oscar Onley, ha risalito la fila dei fuggitivi fino a rimanere da solo al comando. Intanto, in gruppo, una nuova caduta ha messo fuori gioco Landa e costretto a un inseguimento dispendioso Carapaz.
Pogačar: 'È stata dura, avevo i crampi'
Come previsto, è stata la scalata al Passo Ganda a dare la svolta definitiva alla corsa. L'azione di Healy si è spenta sotto l'iniziativa della UAE, uscita allo scoperto con un'intelligente mossa offensiva che portato allo scoperto Adam Yates. Roglič ha dovuto consumare gli ultimi gregari per inseguire il britannico ed è poi rimasto isolato, mentre Evenepoel ha palesato delle evidenti difficoltà ed è stato staccato.
In testa sono rimasti così una decina di corridori. Tadej Pogačar ha controllato stretto Primož Roglič, che non è apparso brillante come invece era stato la scorsa settimana al Giro dell'Emilia. I due sono rimasti leggermente attardati per marcarsi, poi Pogačar ha rimontato facilmente, mentre il campione della Jumbo ha faticato non posto per rientrare. A questo punto, scoperte le carte, Pogačar ha attaccato con una progressione a cui ha risposto Vlasov. Il passo dello sloveno non è stato però irresistibile e allo scollinamento del Ganda sono rientrati anche Bagioli, Carlos Rodríguez, Adam e Simon Yates.
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— Il Lombardia (@Il_Lombardia) October 7, 2023
Non riuscendo a fare la differenza in salita, Pogačar ha deciso di affrontare la discesa in maniera molto aggressiva, riuscendo subito a guadagnare una ventina di secondi.
La giornata non esaltante di Roglič è apparsa chiara anche in questa fase della corsa. L'inseguimento al fuoriclasse della UAE è andato un po' a sprazzi, sia per la presenza di Adam Yates, che per la stanchezza accumulata in una corsa e in una stagione massacranti.
Anche Tadej Pogačar ha sofferto nell'ultima parte di avvicinamento a Bergamo, in cui ha lottato con un principio di crampi, ma ha reagito e superato la difficoltà, confezionando una vittoria ottenuta con una prova di grande impatto mentale ed emotivo. Lo sloveno è andato a conquistare così il terzo trionfo al Lombardia, un filotto riuscito in passato solo a Coppi e Binda.
Nel finale Roglič ha sofferto anche sullo strappo di Bergamo Alta, ma è riuscito a rimanere agganciato per lo sprint valido per il podio.
Lo sloveno ha lanciato la volata, ma si è visto rimontare da un convincente Andrea Bagioli, che si è preso il secondo posto e una promozione tra i grandi protagonisti delle classiche. Roglič ha chiuso terzo davanti a Vlasov e i gemelli Yates, mentre Evenepoel ha vinto con una dimostrazione di grinta e orgoglio lo sprint per la nona piazza.
"Ho provato ad attaccare in salita, ma Vlasov era forte", ha dichiarato il vincitore nella prima intervista del dopo corsa. "Conoscevo bene la salita e non mi sono arreso. A un certo punto c'era un piccolo distacco in discesa e ho dato il massimo. È stata dura, avevo i crampi", ha raccontato Tadej Pogacar.