Con il suo ritiro al Rolex Paris Masters Jannik Sinner ha voluto lanciare un importante messaggio a tutto il mondo del tennis. La scelta vergognosa dell'organizzazione dell'ultimo ATP Masters 1000 della stagione di collocare sei match sul campo centrale ha portato l'azzurro a concludere la sua partita contro McDonald alle due e mezza passate di notte. Impensabile scendere in campo 12 ore dopo contro De Minaur, troppo rischioso.
Peccato che il messaggio coraggioso di Sinner sia stato recepito da pochi colleghi: la stragrande maggioranza dei giocatori ha preferito il silenzio, nonostante quanto accaduto a Parigi, purtroppo, non è un caso isolato.
Messaggio coraggio di Sinner ma pochi colleghi lo appoggiano
Jannik Sinner ha motivato il suo ritiro a Parigi-Bercy affermando di non voler correre rischi di infortuni seri visto gli imminenti tornei delle ATP Finals di Torino e delle Finals 8 di Coppa Davis. Un messaggio chiaro e coraggioso lanciato non solo all'organizzazione del torneo e alla scelta scellerata di far giocare un match a mezzanotte e mezza.
Il messaggio era rivolto anche ai suoi colleghi, affinché ci si possa ribellare a queste decisioni assurde che mettono a rischio l'incolumità fisica dei giocatori.
Bertolucci: 'È vergognoso che i giocatori lascino da solo un collega'
Paolo Bertolucci, su X, ha appoggiato al 101 per cento la causa di Jannik Sinner: ''Trovo vergognoso, da membro fondatore dell'ATP - ha dichiarato l'ex vincitore di Coppa Davis nel 1976 - che i giocatori lascino da solo un collega''. Bertolucci ha puntato il dito contro i colleghi dell'azzurro visto che nessuno o quasi ha voluto esporsi sulla vicenda. Secondo l'ex campione di Davis bisognerebbe invece esporsi collettivamente ''contro dello scempio degli orari'' a cui sono sottoposti i giocatori.
Casper Ruud è intervenuto sui social
Da segnalare, comunque, l'intervento di Casper Ruud che sui social ha scritto: ''Bravo Atptour ad aiutare uno dei migliori giocatori del mondo a recuperare ed essere il più pronto possibile quando ha finito la sua partita precedente alle 2:37 di notte. Che scherzo!'', ha sottolineato il campione norvegese.
Insomma, di fronte al messaggio coraggioso lanciato da Jannik Sinner, tutti o quasi hanno preferito il silenzio. Eppure ce ne sarebbero di cose da dire, a cominciare da un calendario che non ti dà un attimo di tregua con una raffica di partite a distanza ravvicinata. Una questione che non riguarda solamente il Tennis ma anche altri sport come il calcio, dove ormai i giocatori dei club più importanti rischiano di infortunarsi seriamente proprio a motivo degli impegni ravvicinati.
Peccato che il messaggio di Sinner non abbia trovato la solidarietà dei colleghi, peccato che corra il rischio di rimanere solamente un urlo nel silenzio. D'altronde, se si vuole giocare a ritmi più ''umani'', evitando orari scellerati e ore di riposo inesistenti, bisogna anche sacrificare i propri guadagni. È quello che ha fatto a Parigi Sinner: l'altoatesino ha strappato virtualmente un assegno da decine di migliaia di euro in faccia agli organizzatori. I suoi colleghi avrebbero dovuto avere lo stesso coraggio, la stessa coerenza dimostrata dalla ''Volpe Rossa''. Un'occasione mancata. Sinner tornerà in campo al PalaAlpitour di Torino per le Nitto ATP Finals con la testa alta, fiero per la decisione presa a Parigi. I suoi colleghi non potranno fare altrettanto.