Venerdì 14 marzo, il Ciclismo professionistico ha regalato due corse ricche di sorprese, tra la Tirreno-Adriatico e la Parigi-Nizza. In Italia, sul traguardo di Pergola, è stato il norvegese Fredrik Dversnes a coronare una lunga fuga che sembrava ormai destinata a fallire. Nel finale, però, l'attendismo del gruppo ha favorito Dversnes, che ha difeso una manciata di metri di vantaggio ed è andato a vincere.

Alla Parigi-Nizza, la sesta tappa è stata conquistata da un grande nome, Mads Pedersen, ma dopo una corsa molto diversa dalla tranquilla tappa per velocisti che il percorso lasciava immaginare. La giornata, cominciata con la notizia del ritiro di Vingegaard, è stata segnata da un attacco frontale della Visma-Lease a Bike, che ha rinsaldato la maglia gialla di Jorgenson dando una spallata a quello che appariva il suo rivale principale in classifica generale, João Almeida.

Tirreno, Ganna sempre in maglia azzurra

La quinta tappa della Tirreno Adriatico ha proposto un percorso molto mosso, da Ascoli Piceno a Pergola, con una sequenza di brevi salite nel finale.

Subito si sono lanciati in fuga otto corridori, tra cui Manuele Tarozzi, che ha messo al sicuro la maglia dei Gpm, Fredrik Dversnes, Dries De Bondt e Xandro Meurisse. Il gruppo ha lasciato più di sei minuti di vantaggio ai battistrada, iniziando poi una lenta rimonta.

La corsa è entrata nel vivo dopo il passaggio per Pergola, con l'inizio del circuito finale caratterizzato dalle salite di Barbanti e Monterolo. Sulla prima sono stati Prodhomme e Hamilton a tentare l'azione, senza però riuscire né a riprendere i superstiti della fuga iniziale né a guadagnare in maniera significativa sul gruppo. Sull'ascesa di Monterolo, davanti è rimasto il solo Dversnes, ma il gruppo ha recuperato fino ad arrivare a una ventina di secondi dal norvegese.

I big non hanno però compiuto nessuna vera azione, se non uno scatto di Pidcock e Ayuso ormai sul Gpm. Ganna, che era rimasto fino a quel momento nelle retrovie, si è riportato fulmineamente in testa per difendere la sua maglia azzurra. La discesa non ha cambiato la situazione e il breve tratto finale verso il traguardo di Pergola ha dato nuovo slancio alle possibilità di Dversnes. Ormai, con poche decine di metri di vantaggio, il norvegese ha insistito grazie al tergiversare del gruppo, che ha proceduto con qualche scatto e tanto attendismo. Dversnes ha così messo le mani su una sorprendente vittoria, mentre Van der Poel ha superato Adrià e Ciccone nello sprint per il secondo posto.

Nel finale, Ganna è stato appiedato da un problema meccanico, ma in virtù della neutralizzazione dei tempi ha mantenuto la sua maglia azzurra con 22'' su Ayuso e 29'' su Tiberi.

Parigi-Nizza, Almeida in grave ritardo

La Parigi-Nizza attendeva il ritorno dei velocisti per questa sesta tappa. La giornata è iniziata con la notizia del ritiro di Jonas Vingegaard, caduto ieri e molto dolorante a una mano. La corsa ha preso una piega inaspettata grazie alla Visma-Lease a Bike, pronta a reagire allo sfortunato ritiro del suo capitano. A una sessantina di km dal traguardo, i gialloneri si sono portati in massa al comando per approfittare di un tratto ventoso e con un'azione simile a una cronosquadre hanno spezzettato il gruppo.

Davanti si è formato un gruppetto di diciassette corridori, con tutti i Visma, gran parte della Ineos, oltre a Schachmann, Pedersen, Skjelmose, Lipowitz e Sobrero.

La corsa si è trasformata in un braccio di ferro tra il primo gruppo e gli inseguitori, in cui è finito tra gli altri anche João Almeida, il principale rivale di Jorgenson per la maglia gialla.

I Visma hanno completato questa manovra di forza, riuscendo a scavare un solco di quasi due minuti su Almeida e compagni. La tappa è stata vinta da Mads Pedersen, che ha prevalso allo sprint su Tarling e Watson. In classifica, Jorgenson ora guida con 40'' su Lipowitz e 49'' su Skjelmose, mentre Almeida è scivolato a 2'40''.