La tanto attesa proroga per la presentazione del modello 730 è diventata finalmente ufficiale. Ma solamente nell'ipotesi in cui i Caf abbiano già trasmesso almeno l'80% delle dichiarazioni dei redditi lavorate nel complesso. E a costo di ritardi previsti per i rimborsi Irpef.
Il decreto DPCM ricalca le misure adottate nel 2007
La proroga arriva ufficialmente mercoledì 1° luglio, dopo settimane di sollecito da parte dei Caf, per andare incontro alle esigenze degli assistenti fiscali e dei contribuenti, in seguito all'introduzione del 730 precompilato che ha portato svariate novità.
Il decreto è stato formulato sulla falsariga delle misure adottate nel 2007. Il DPCM consente, infatti, una proroga per la presentazione di un massimo del 20% delle dichiarazioni complessivamente prese in carico, da trasmettere all'Agenzia delle Entrate. La data ultima di presentazione slitta, dunque, dal 7 al 23 luglio. Il rinvio della scadenza, tuttavia, si applica solo ai casi in cui il modello 730 venga presentato da un Caf dipendente o da un professionista abilitato. Recita, infatti, il DPCM "I Caf dipendenti e i professionisti abilitati possono completare entro il 23 luglio 2015 la consegna al contribuente di copia della dichiarazione elaborata e del relativo prospetto di liquidazione nonché la comunicazione del risultato contabile delle dichiarazioni e la trasmissione in via telematica all'Agenzia delle entrate a condizione che entro il 7 luglio 2015 abbiano effettuato la trasmissione di almeno l'80% delle medesime dichiarazioni".
Ritardi nei rimborsi Irpef
La misura del decreto, che prevede che solamente il 20% delle dichiarazioni possa essere presentata dopo il 7 luglio, trova una logica anche nelle previsioni di ritardo per quanto riguarda i rimborsi Irpef. Se, infatti, i contribuenti che presenteranno il modello 730 entro il 7 luglio potranno verosimilmente ottenere il rimborso nella busta paga del mese di luglio, quelli che usufruiranno della proroga dovranno necessariamente attendere lo stipendio di agosto, mentre chi non ha una busta paga potrebbe addirittura dover aspettare il mese di settembre per ottenere il rimborso Irpef.