Il 16 giugno scade il primo appuntamento con il pagamento delle tasse. In particolare bisognerà pagare il primo acconto Tasi e Imu 2016 e da quest'anno grazie alle novità introdotte con la legge di Stabilità sono molti coloro che godono dell'esenzione. Molti che lo scorso anno versavano il contributo Tasi, quest'anno sono esonerati per l'abitazione principale. La modalità di pagamento non è cambiata.

Il 50 per cento si paga a giugno e il restante 50 per cento si pagherà a dicembre. 

Le novità del 2016

Per l'anno 2016 è previsto l'esonero Tasi per le abitazioni principali ad eccezioni delle case di lusso e quelle che rientrano nelle categorie A/1, A/8 e A/9. L’abitazione principale è stata esonerata dal pagamento dei tributi e con essa anche le abitazioni ad essa equiparate. Per coloro che sono in possesso di più immobili non cambierà nulla. L’esenzione sulla prima casa vale anche per gli affittuari o i comodatari a patto che abbiano preso la residenza all'interno dell’immobile. Se non è presente la residenza allora dovranno pagare dal 10 al 30 per cento dell'importo.

Inoltre la Legge di Stabilità prevede che la base imponibile sia dimezzata qualora la casa non sia di lusso e venga affidata a parenti di primo grado a patto che questi prendano la residenza.

Per quanto riguarda l'Imu sui terreni agricoli, cambia ancora una volta il calcolo. In particolare saranno esenti coloro che hanno terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

Calcolo, aliquote e sanzioni

Non è semplice calcolare l'importo da pagare per l'Imu e per la Tasi. Ogni comune aveva tempo fino al 30 aprile per poter pubblicare e approvare le aliquote. Per entrambe le tasse, per il primo acconto si utilizzeranno le aliquote dei 12 mesi precedenti mentre per il saldo di dicembre si utilizzeranno le aliquote che i comuni hanno deliberato nell'anno 2016.

Il contribuente però potrà scegliere di versare entrambe le rate con le nuove aliquote senza che gli vengano addebitate delle sanzioni. Il pagamento deve essere fatto sempre con il modello F24 entro il 16 giugno. Coloro che pagheranno in ritardo o che hanno pagato una cifra inferiore a quella dovuta dovranno mettersi in regola. Entro i 14 giorni dalla scadenza è prevista una sanzione pari allo 0.1 per cento dell'imposta per ogni giorno di ritardo. Se il ritardo è da 15 a 30 giorni allora la mora è del 1.5 per cento mentre da uno a tre mesi cresce all'1.67 per cento fisso. Dopo i 90 giorni si pagherà il 3,75 per cento fisso in più rispetto a quanto dovuto.