La prima casa e l’auto non potranno più essere conteggiate ai fini della determinazione del reddito. L’importante novità arriva dalla sentenza 499/2017 della Commissione Tributaria della Toscana che ha respinto un appello dell’Agenzie delle Entrate che impugnava un’analoga sentenza della Commissione Provinciale. Il pronunciamento era stato emesso a seguito del ricorso di un contribuente che aveva subito un accertamento da redditometro.

Prima casa e auto non possono essere inclusi nel redditometro

La sentenza 499/2017 della Commissione Tributaria della Toscana ha dato ragione ad un contribuente che aveva subito un accertamento fiscale , relativo agli anni 2007 e 2008 ,dal quale era emerso il possesso del 25 per cento di una casa ereditata dal padre, del 50 per cento di un altro immobile acquistato dalla madre oltre che di una vecchia auto e di una moto.

L’accertamento è stato giudicato illegittimo in quanto l’abitazione principale, posseduta solo al 25 per cento, non può essere considerato un bene voluttuario, mentre l’immobile posseduto al 50 per cento era già stato espunto dall'accertamento in seguito ad autotutela dell'amministrazione.

Per quanto riguarda l’auto e la moto, i giudici della Commissione Tributaria si sono richiamati ad una vecchia circolare ministeriale del 1981 secondo la quale "il possesso di autoveicoli è talmente generalizzato da non consentire una presunzione di maggior reddito"; un principio rafforzato dal fatto che, per la vecchia auto in questione, le tabelle Aci hanno consentito di stimare un valore di 5 mila euro contro i 21 mila ipotizzati dall’accertamento fiscale.

Gli effetti della novità su prima casa e auto

In base a questa sentenza, prima casa e automezzi devono essere considerati “solo beni di possesso generalizzato” che non possono essere presi in considerazione come elementi in grado di rivelare la capacità contributiva e, quindi, “non costituiscono ricchezza né fanno reddito”.

Si tratta di un principio che apre la strada ad una possibile rivoluzione per quanto riguarda i criteri di determinazione del reddito dei cittadini attraverso lo strumento del redditometro. Togliere prima casa e auto dal calcolo del reddito delle famiglie potrebbe risultare fondamentale ai fini dell’accesso a contributi ed agevolazioni come mense scolastiche e assegni familiari per i quali è richiesto di non superare una determinata soglia di reddito.