Nei giorni scorsi sono emersi alcuni rumors chevorrebbero Spotify prossima a lanciarsi nel mondo dei videoon-demand, contenuti esclusivi come film o serie TV, offrendo unservizio simile a quanto già propone per i contenuti musicali.

Secondo queste voci, l'azienda starebbe lavorando perrealizzare un servizio concorrente a quelli proposti da Netflix e Amazon,anche percorrendo la strada dei contenuti autoprodotti in esclusiva.

Spotify ha già tastato il terreno dei contenuti originalicon la musica proponendo contributi in esclusiva come performance in diretta e interviste audio agli artisti.

Tutto questo potrebbe permettere al già diffusissimo servizio di streamingmusicale, da poco arrivato anche su Android, di allargare ipropri orizzonti e poter contare su un'utenza ancora più grande, in modo tale dapoter competere con tutti i servizi affermati che già troviamo sul mercato damolti anni.

Per il 2013 Spotify sborserà 500 milioni di dollari alleetichette musicali per assicurarsi tutti i diritti di streaming, con margini diprofitto molto bassi. Quindi ha necessità di diversificare i servizi.

In questo momento, Spotify, seconda solamente ad Apple perquantità di denaro che elargisce alle etichette musicali, recentemente hacercato di rinegoziare i propri accordi con le case discografiche per poterdisporre di più risorse al fine di attrarre molti più utenti con più opzioni distreaming.

Al momento, nessun commento ufficiale daparte dell'azienda, quindi siamo nel campo della pura teoria.

Ma il CEO di SpotifyDaniel Ek, si è però fatto sfuggire una frase nella quale afferma che non si tratta di un progetto a cuil'azienda sta lavorando per l'immediato futuro ma non esclude affatto che l'idea possa essere realizzata tra qualche anno.