"Sono entusiasta di annunciare che abbiamo deciso di acquisire WhatsApp e che l'intero team si unirà a noi su Facebook", così si esprime il fondatore di Facebook annunciando l'acquisizione dell'applicazione di messaggistica famosa per centinaia di milioni di utenti mobile.

WhatsApp è un servizio di messaggistica mobile semplice, veloce e affidabile utilizzato da oltre 450 mln di utilizzatori, un milione di persone giornalmente s'iscrive al servizio con una prospettiva di arrivare in futuro a connettere un miliardo di utenti. È su questa base che Facebook ha lanciato la sua offerta per quasi quattordici miliardi di euro in contanti e azioni, aggiudicandosi l'acquisto del servizio di messaggistica più usato, capace di rivitalizzare il Social che da poco ha compiuto i dieci anni di vita e ha bisogno di rilanciarsi tra gli internauti.

Secondo alcuni osservatori la vera forza di WhatsApp è la sua posizione dominante in Europa e India, mentre sono chiari a tutti l'enorme patrimonio di conoscenze e risorse di capitale umano che WhatsApp apporterà a Facebook, il numero di utenti che permetterà di raggiungere, la sua infrastruttura veloce e affidabile, e il successo delle semplici, potenti e immediate capacità di messaggistica istantanea. Tale acquisizione, per il fondatore di Facebook, rafforzerà la missione di "rendere il mondo più aperto e connesso, aiutando le persone a condividere qualsiasi tipo di contenuto con qualsiasi gruppo di persone".

In base all'accordo siglato, WhatsApp manterrà indipendenza operativa e marchio, per gli utenti non cambierà nulla e l'entusiasmo di Mark e Facebook sta nel fatto di poter ampliare il prodotto social portandolo a un "numero crescente di persone nel mondo".

I numeri che caratterizzano WhatsApp, lo portano ad avere quasi il 70% di utilizzatori giornalieri, invio di 200mln di messaggi vocali, 100mln di video e molte centinaia di milioni di foto. Per i fondatori WhatsApp, Koum e Brian Acton, l'efficacia della Tecnologia della loro applicazione è il fatto di averla concepita con solidità ingegneristica tralasciando tutti gli abbellimenti accattivanti che non davano, secondo loro, lo slancio funzionale che invece merita la loro invenzione.