Organizzare, gestire, rendere al lavoro, avere maggiore libertà, cogliere le opportunità, può essere gravoso per l'uomo iper-efficiente. Bisogna sopravvivere alla fretta, ai mille impegni giornalieri, alle pressanti richieste di produttività e scadenze di ogni genere e occorre sviluppare le capacità personali di ognuno e accrescere la produttività individuale e collettiva a lavoro.
In tutto quest'affanno c'è la novità dell'annuncio della Chiesa che dalla fine dell'anno e per tutto il 2016 ci sarà l'apertura della porta santa per accogliere il "Giubileo della misericordia" che nessuno si aspettava così anticipo.
Papa Francesco ha spiazzato tutti e da poco ha annunciato che per festeggiare la ricorrenza dei cinquant'anni del Concilio Vaticano II che ha dato alla Chiesa maggiore apertura al mondo e incisività pastorale, partirà la celebrazione, appena dopo la conclusione del Sinodo sulla famiglia, di un anno santo straordinario in cui tutti possono essere liberati dai loro peccati e dal gravame che appesantisce lo spirito.
Papa Francesco organizza, gestisce, ammoderna, semplifica, "ripulisce" la Chiesa e ha trovato subito il passo migliore per spingere l'accelerazione sul rinnovamento della Curia romana. Per noi uomini è fondamentale trovare il modo per definire il nostro metodo giusto per gestire tempo, spazio, impieghi, priorità quotidiane e scansare stress, affanni, preoccupazioni, ritardi e brutte soprese.
Poche sono, infatti, le occasioni che ci forniamo per sperimentare possibilità di risanamento interiore e mentale con l'intento di riscoprire un equilibrio efficace e dinamico per guidare e gestire la potenza personale di ognuno di noi.
L'occasione inaspettata di un nuovo Giubileo nel 2016 è una ricorrenza festosa per lo spirito afflitto da paure e affanni quotidiani, dalla crisi economia e mancanza di lavoro e possiamo fin d'ora riprendere la nostra vita e rimettere mano agli impegni per prepararci alla ricorrenza solenne per il cristiano desideroso di sanarsi nell'animo.
È un'occasione per concederci di lasciare fluire la creatività, in previsione del Giubileo e con quest'annuncio il Papa ha voluto lanciare un segnale forte per la sua Chiesa recalcitrante alla trasparenza, improntata a pratiche più a favore del clericalismo che alla buona pastorale semplice e alla portata di tutti i cristiani.
Apprendere come raccogliere informazioni, scadenze, obiettivi, deleghe, completare le attività importanti, tralasciare ciò che è futile e inutile e ritrovare i doveri che possono essere diluiti senza danno, si può fare anche offrendo uno sguardo allo spirito. Si avrà il bellissimo momento nel periodo del Giubileo, utile per riprendere il controllo di sé nella vita attraverso uno straordinario sguardo interiore e rendersi conto che nella fretta è meglio rallentare, riflettere, chiarire la direzione intrapresa, annotare i progressi, definire una visione e un valido programma di sé nel mondo.
Per ottenere successo occorre praticare ordine e disciplina, e ciascuno ha da sperimentare la combinazione migliore per sé con lo scopo di realizzare ciò che è capace di fare.
Nell'annuncio del Giubileo c'è la chiamata per la Chiesa tutta con l'intuizione di un Papa sensibile ai bisogni della gente fiaccata e senza speranza in cuore di ridonare l'ordine morale smarrito e quella disciplina spirituale essenziale all'equilibrio umano. Adesso, "è possibile fare e al tempo stesso piacevolmente essere" (cristiani).