Ottime notizie arrivano per tutti coloro che sono soliti usare molto spesso WhatsApp. Infatti è di oggi la notizia secondo cui finalmente sarà possibile utilizzare la famosa App per chattare anche comodamente dal proprio computer. A partire da oggi tutti gli utenti della famosa App che ricordiamo sono tantissimi, circa 700 milioni, potranno utilizzare Whatsapp anche dal proprio pc. Basterà collegare il proprio Smartphone al pc seguendo le semplici indicazioni contenute nella pagina ufficiale di Whatsapp. Per il momento il servizio avrà delle limitazioni, infatti sarà possibile accedervi solo ed esclusivamente da Google Chrome.
Inoltre momentaneamente tale servizio non coinvolge coloro che hanno uno smartphone Apple con Sistema iOs.
Invece tutti coloro che sono dotati di telefono con sistema operativo Android, Blackberry e Windows Phone possono collegarsi alla pagina web di Whatsapp, fotografare il Qr Code con la stessa applicazione direttamente col proprio telefonino e accedere al servizio. In questa maniera si potrà godere delle stesse funzioni della celebre App anche dal proprio pc di casa o ufficio. Bisogna però ricordare che affinché il servizio funzioni lo smartphone deve essere accesso. Questo perché il funzionamento del servizio è comunque legato alla connessione con lo smartphone.
Si tratta di una novità molto importante e che molti utenti aspettavano da tempo. Adesso il prossimo passo per WhatsApp sarà quello di consentire ai propri utilizzatori di poter fare delle vere e proprie telefonate.
Servizio che secondo quanto trapela da fonti vicine ai vertici aziendali, dovrebbe esordire nelle prossime settimane. Nel frattempo la celebre App acquistata tempo fa da Facebook alla cifra di 19 miliardi di dollari, sta cercando di vincere la battaglia contro tutti quei servizi che puntano senza alcuna autorizzazione a potenziare il servizio originale. In particolare ci si riferisce al servizio Whatsapp Plus. Infatti proprio l'altro giorno sono stati esclusi dal servizio per 24 ore tutti coloro che utilizzavano Plus.
