Che Apple fosse una fucina di idee e novità era cosa nota. Proprio per questo non colpisce scoprire che l’azienda di Cupertino potrebbe introdurre entro il 2017 sui suoi dispositivi un metodo di ricarica della batteria capace di rivoluzionare e innovare il mondo della telefonia mobile. Infatti, secondo una recente indagine condotta da Louis Basenese, esperto di depositi brevettuali, l’azienda di Tim Cook avrebbe stretto una partnership segretissima con la società americana Energous, sviluppatrice di WattUp, una tecnologia di ricarica wireless che utilizza le radio frequenze per ricaricare i dispositivi fino a 4 metri e mezzo di distanza dal trasmettitore, senza il vincolo di cavi o basi su cui appoggiare gli smartphone.
Cosa prevede l'accordo
Grazie a questo accordo potremo finalmente ricaricare fino a dodici dispositivi contemporaneamente muovendoci in totale libertà e continuando ad impiegarli. Si tratta di una tecnica che utilizza un router o trasmettitore che emette energia sotto forma di radio frequenze mediante una serie di antenne in miniatura. Successivamente, i devices che integrano al loro interno i ricevitori WattUp convertono le radio frequenze ricevute producendo carica per la batteria.
Anche se per adesso non ci sono prove reali di una collaborazione tra le due società, l’idea che ci sia un fondo di verità deriva da una serie di prove circostanziali: la Energous, agli inizi del 2015, ha firmato un contratto per fornire WattUp ad un’azienda sconosciuta ma riconducibile ad una delle cinque migliori aziende nel campo dell’elettronica di consumo: Apple, Samsung, HP, Microsoft ed Hitachi.
Ipochi brevetti posseduti da Apple sulle ricariche wireless (solo cinque), l’avere in comune alcuni fornitori (TSMC e Foxconn) e il fatto che WattUp sia, per adesso, l’unico sistema di ricarica Wi-Fi capace di funzionare e di essere lanciato nel più breve tempo possibile, unito alla voglia di migliorare e rendere più libero ed unico il sistema di ricarica sui propri dispositivi sarebbero gli indizi che fanno la prova per dimostrare la partnership tra le due aziende.
Questo non coincide con i piani e i desideri del colosso tecnologico americano di dotare, già dal 2017, i propri dispositivi di un metodo di ricarica 2.0. Appare, dunque, evidente di come l’unica alternativa palpabile per Apple rimanga quella di affidarsi a WattUp anche se, per adesso, non è stata ancora commissionata nessuna implementazione poiché ci sono ancora degli ostacoli da superare che riguardano soprattutto la velocità di ricarica.
Infatti, senza cavo, e connettendo più dispositivi, la carica diventa più lenta perché un segnale che viaggia nell’aria perde potenza. Quindi, un iPhone a due metri di distanza dal trasmettitore si caricherebbe più velocemente di uno a 4 metri. Se Apple riuscirà a limare e perfezionare questi ultimi dettagli, potremo eliminare il carica batterie dal nostro comodino già nel 2017 con i dispositivi che seguiranno l’iPhone 7 e l’iPhone 7 Plus.
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