Sembrano molti 299$ ma in realtà non è così. Se pensiamo che, secondo un sondaggio Confesercenti, per il dono dell'Epifania, la classica calza della befana, sono stati spesi quest'anno in media 64 € a testa. La stampa 3D è un'innovazione alla quale ancora dobbiamo abituarci, dobbiamo ancora percepirne il reale valore pratico. La Mattel propone il primo passo con la presentazione della ThingMaker alla fiera Toy Fair di New York.
La ThingMaker permetterà ai bambini di poter stampare i propri giocattoli a casa. Il dispositivo funziona tramite una App, sviluppata in collaborazione con Autodesk, con la quale è possibile progettare gli elementi che prendono poi vita con la ThingMaker di Mattel. Semplice da utilizzare, pensata anche per i bambini più piccoli, quindi intuitiva.
E' dotata di vari modelli e di tutorial per aiutare i principianti ma permette la progettazione di personaggi da zero. Oltre a progettarli si possono successivamente anche personalizzare con una gamma di colori e texture. E' possibile anche testarne i movimenti, tramite l'App, per avere un'idea di come funzioneranno una volta in vita.
I personaggi e le varie creazioni possono poi essere salvate in formato immagine e caricate su Google Drive e Dropbox.
Stimola la creatività dei bambini, ma anche degli adulti
La fantasia dei bambini non ha limiti: bambole, scheletri, robot, dinosauri, bracciali, collane, sono solo una piccola parte delle possibilità. Sembra che in futuro la Mattel si legherà ad altre marche per poter sviluppare dei design aggiuntivi da integrare, come ad esempio Barbie e Hot Wheels. Insomma, non avremmo più necessità di recarci in un negozio di giocattoli.
Le parti stampate in 3D andranno incastrate tramite giunti a sfera, le tempistiche variano in base alla complessità del progetto. Non appena si è pronti alla stampa, il dispositivo si blocca in maniera automatica per una questione di sicurezza, è comunque possibile osservare il processo tramite un'apposita finestra trasparente.
Non appena la stampa termina, la testina rientra in un apposito spazio in modo da evitare qualsiasi contatto con la stessa che raggiunge una temperatura più alta del normale.
In realtà la ThingMaker esiste già dagli anni '60. Era possibile all'epoca creare i propri giocattoli grazie a degli stampi di metallo e plastica fusa, nulla a che fare con la tecnologia disponibile attualmente. La stampa 3D è pronta per essere diffusa, anche tra i più piccini che, ovviamente, imparano molto più in fretta.