Quello delle "fake news" è un tema molto discusso ultimamente, la loro diffusione è stata resa molto semplice dai social grazie al meccanismo della condivisione. Inoltre molto spesso queste notizie hanno dei titoli molto accattivanti e trattano contenuti che tendono a parlare "alla pancia" delle persone.
L'azione concreta di Facebook contro le "fake news" nel Regno Unito
In Inghilterra, dopo le dimissioni della premier Theresa May, si procede velocemente verso le urne e sono proprio questo tipo di eventi che scatenano la nascita e la condivisione delle "fake news".
Proprio per cercare di prevenire le bufale virali il social network site ha deciso di rimuovere decine di migliaia di account, che sarebbero coinvolti nella diffusione di contenuti falsi.
Simon Milner, il responsabile di Facebook per il Regno Unito, ha dichiarato che lo scopo della rimozione di questi account è garantire agli utenti la condivisione su Facebook di notizie vere e puntuali. Inoltre definisce quello delle notizie false come un vero e proprio problema, definizione che sottolinea l'importanza che Facebook assegna a tale problema. Facebook inoltre collabora con Full Fact e First Draft, proprio per aiutare gli utenti a discernere le notizie vere dalle "fake news".
Gli strumenti che utilizzerà Facebook contro le "fake news"
Ma come può Facebook capire quali sono "fake news" e quali no? Tale capacità è stata attribuita a nuovi strumenti di rilevamento messi in campo dal social network site. Tali strumenti erano già stati annunciati e riguardano il monitoraggio di attività sospette e il posting ripetuto. Un altro dato sensibile sarà inoltre l'improvviso aumento del numero dei post. Oltre al controllo di questi dati, anche l'algoritmo che decide se far visualizzare o meno un contenuto agli utenti sarà migliorato: Facebook, infatti sta lentamente facendo sedimentare le notizie che sono state lette molto dagli utenti, ma che sono state poco condivise.
Sarebbe infatti il rapporto tra questi due dati il determinante che permette all'algoritmo di "capire" quali sono "fake news" e quali no.
Facebook, quindi, utilizzerà questi nuovi dati per eliminare le bufale virali, eliminando inoltre quegli articoli che non si allineano con la stampa. La pericolosità della condivisione delle notizie false è dimostrata anche dall'intervento di Google e Wikipedia, però c'è da dire che una parte di responsabilità è anche dell'utente, che dovrebbe sempre verificare la fonte delle informazioni.