Il nemico ideale di ogni progresso di modernizzazione è un vettore uguale e contrario che corre nella direzione opposta: l'antiquato. Così risulta errato pensare che, per limitare tassativamente l'utilizzo degli smartphone in momenti cruciali della nostra quotidianità, durante la guida in auto ad esempio, sia necessaria l'invenzione di un qualche futuristico macchinario rivoluzionario di pari dignità scientifica.
In tutto questo né la NASA né il Cerna hanno dato il loro contributo, ma una scoperta di età vittoriana rispolverata dalla società Nissan, la cui applicazione ha lo stesso fascino di un meccanismo ad ingranaggi di 200 anni fa.
Il sistema messo in atto porta il nome di Signal Shield e usufruisce del principio della gabbia di Faraday, proprio come un alunno del liceo, che ha ben memorizzato una recente lezione di fisica e la espone con netta sicurezza. Un contenitore elettro-conduttore cavo, come ad esempio una banalissima rete metallica, che inibisce e blocca i campi elettromagnetici, il cui promotore fu, appunto, Michael Faraday.
Il contenitore cavo, molto intuitivamente, fa in modo che tutto ciò che è presente al suo interno venga schermato e isolato rispetto alle correnti elettromagnetiche che si verificano al suo esterno grazie alla sua natura di conduttore che spalma su di sé gli impulsi che lo attraversano; così un cellulare polivalente posto in un'auto dotata di tale dispositivo sarebbe costretto a regredire nella forma unicellulare di un semplice raccoglitore di dati senza contatti col mondo esterno, escluso dai social, dalle chiamate, dai messaggi e da tutte le notifiche persistenti che ormai sostituiscono ogni nostra mansione e necessità fisiologica.
Ad applicarla sulle proprie vetture è stata proprio la Nissan che ha orgogliosamente spiegato ''quando un dispositivo elettronico, come uno smartphone, viene messo all'interno di questo contenitore, tutti i segnali elettromagnetici di ingresso, inclusi quelli delle comunicazioni cellulari e i dati Bluetooth, vengono distribuiti sulla superficie del conduttore esterno che scherma la gabbia, impedendo loro di raggiungere il telefono''.
A questo punto si tratta semplicemente di ritagliare, all'interno della vettura, un piccolo spazio da dedicare all'inserimento della piccola gabbia (come ad esempio il bracciolo portaoggetti), o addirittura sfruttare l'intera carrozzeria, di per sé già gabbia in senso stretto. ''Ovviamente non sarà obbligatorio questo isolamento tecnologico- ha prontamente puntualizzato un portavoce della Nissan- ma quando la macchina si accende verrà chiesto al guidatore se inserire la modalità ''silenziosa'' o rimanere connesso''.
Non sono necessarie le ricerche ed i sondaggi della polizia stradale per avvertirci che è in crescente aumento, soprattutto tra i giovani, l'utilizzo alla guida degli smartphone, enorme e devastante fonte di distrazione che ha aumentato il tasso e la percentuale di incidenti alla guida. Sul tema ha concluso il portavoce ''con la nostra applicazione Signal Shield impediamo ogni tipo di distrazione e concediamo qualche minuto o qualche ora di sana disintossicazione dalla tecnologia, di cui tanti, purtroppo, sono dipendenti''.