Ci sono innovazioni che ci fanno diventare ottimisti. Sicuramente tra queste, spetta un posto d’onore al progetto realizzato a Milano e che rivoluzionerà prestissimo il nostro modo di vivere. Nata dalla stretta collaborazione tra la Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e il Gruppo CAP, che gestisce le acque dell’area metropolitana milanese, la Panda Natural Power è certamente destinata a fare storia. Apparentemente non ha nulla di speciale, è una vettura come tutte le altre, ciò che la rende unica è il carburante che la alimenta. Un biometano molto particolare e soprattutto salutare per l’ambiente.
Prodotto dalle acque reflue del depuratore di Milano Bresso-Niguarda, il Gruppo CAP diretto da Michele Falcone, ha già realizzato anche il primo distributore del nuovo carburante. Il biometano viene prodotto utilizzando i reflui fognari, chiamati “fanghi di recupero”, ossia i prodotti di scarto risultanti dal processo di depurazione delle acque nere.
Connubio tra tecnologia, servizio idrico e mondo automobilistico
Si può produrre energia proprio da tutto e allo stesso tempo risparmiare le fonti non rinnovabili, sfruttando processi industriali che convenzionalmente sono poco sostenibili e fortemente energivori. Il nuovo sistema, innovativo e all’avanguardia, permette di usare qualcosa che viene già prodotto e di valorizzarlo creando energia pulita.
Un ciclo virtuoso che ci auguriamo venga applicato al più presto in molte località italiane, trasformando i depuratori in vere e proprie bioraffinerie e in distributori di carburante. Il progetto portato avanti dal CAP si avvale delle competenze tecniche e all’avanguardia di istituti quali il CNR-IIA (Istituto di Inquinamento Atmosferico) e il Gruppo FCA.
Se pensiamo che il solo impianto di Bresso è capace di produrre carburante in grado di far viaggiare, per 20mila chilometri ognuna, 416 autovetture all’anno, il risparmio in termini economici e ambientali sarebbe enorme se venisse applicato su scala nazionale.
I test prima della commercializzazione del biometano
Dovrà percorrere 80mila chilometri la Fiat Panda Natural Power alimentata con il biometano prodotto al Bresso-Niguarda.
Una volta completato il test i milanesi potranno usufruire del primo biometano a km zero prodotto in Italia. Capace di produrre 342 mila chilogrammi di carburante bio, il depuratore di Milano può produrre biometano sufficiente a far percorrere 8,3 milioni di chilometri totali a 416 automobili, il che equivale a farle viaggiare per circa 200 volte attorno alla circonferenza della Terra. Utilizzando il biometano (che può essere prodotto anche dai rifiuti urbani, scarti agricoli e d’allevamento) si possono, inoltre, raggiungere i parametri stabiliti dall’Unione Europea per il 2020, ossia utilizzare il 10% di energia rinnovabile nel settore dei trasporti. Un’economia circolare che risolverebbe molti dei problemi che sta affrontando oggi l’Italia, pensiamo solo a quello dei rifiuti urbani.