A partire dal 1991, quando comparve per la prima volta lo standard di rete 2G, il mondo delle telecomunicazioni non ha mai smesso di evolversi. Nuove generazioni di protocolli virtuali permettevano di giungere a velocità di trasmissioni dati sempre più veloci. Con l'introduzione delle connessioni internet sui device mobile si sfruttò lo standard 3G: dal 2012, invece, tutti gli enti di telecomunicazione hanno iniziato un'opera di conversione dei ripetitori agli standard 4G.

Sfortunatamente, la copertura di questo tipo di segnale è ancora parziale e tale situazione si aggraverà ancora di più con l'avvento del 5G.

5G: la nuova generazione è ormai una realtà

Lo standard di rete 5G (fifth-generation) è stato recentemente presentato sul mercato dalla nota compagnia di telecomunicazioni statunitense Verizon. E' stato introdotto in alcune città degli States (Houston, Sacramento, Indianapolis e Los Angeles) e viene commercializzato come linea fissa (WiFi). Il mondo mobile è tuttora in fase di sperimentazione.

Il mondo mobile è ancora in fase di sperimentazione. Riguardo ciò, Vodafone Italia sta compiendo passi da gigante e ha dichiarato: "prima della fine del 2019 si farà". Attualmente ha avviato una sperimentazione nell'area metropolitana di Milano che intende coprire l'80% degli abitanti entro la fine del mese.

Ai fini di questo progetto è stato investito un capitale di 2,5 miliardi di euro per implementare il segnale su specifiche frequenze.

Tariffe e costi: dal lato dei consumatori

"Non è tutto oro ciò che luccica" e ne abbiamo una dimostrazione pratica anche in questo caso. Infatti, la somma spesa dovrà esser recuperata, di conseguenza per far fronte a questo investimento ci sarà una ripercussione sulle tariffe 5G.

Non è assurdo supporre che Tim, vodafone, wind e Tre lanceranno sul mercato piani dal prezzo mensile di almeno 40 euro. E' un'ipotesi corretta dal momento che tariffe di 20-30 euro non permetterebbero di ripagare un simile investimento. Tutto ciò per una manciata di giga alla velocità di 10 Gb/s.

Smartphone abilitati: gli attuali device non sono all'altezza

Al precedente problema se ne aggiunge un altro: lo Smartphone. Infatti, chi vorrà godersi la velocità di questo super-internet sarà costretto anche a sostituire il proprio dispositivo. Questo perché gli smartphone attuali utilizzano frequenze che permettono una velocità massima di 1 Gb/s e sono differenti da quelle sfruttate dal 5G.

Ancora non esistono sul mercato smartphone abilitati e una volta commercializzati subiranno un notevole incremento di prezzo. Parlando di cifre approssimative, sappiamo che il nuovo dispositivo di OnePlus verrà presentato il prossimo anno con a bordo un modulo 5G e il costo avrà un aumento di almeno $300.

Questo è da ritenersi uno smartphone "economico", considerato il fatto che prodotti come il Galaxy Note 9 di Samsung e l'iPhone XS di Apple hanno un prezzo di partenza già superiore ai 1.000 euro.

Il dibattito è il seguente: non si sa se quest'innovazione rappresenterà un effettivo miglioramento dal punto di vista pratico, oppure sarà un lusso a disposizione solo di pochi.