Sono 115 i cardinali facenti parte del Conclave che eleggerà il nuovo Papa. Le dimissioni di Benedetto XVI tuttavia hanno creato una situazione complessa che vede non più un solo nome papabile, bensì una pluralità di "favoriti".
Proviamo pertanto a fare un quadro un pò più chiaro dei nomi che sono emersi finora.
Tra gli italiani il favorito è certamente Angelo Scola, 71 anni, arcivescovo di Milano dal 2011, diventato cardinale nel 2003. Viene considerato un conservatore dallo sguardo aperto sulla modernità. Gli si attribuisce iniziativa nel dialogo interreligioso ed è stimato dagli interlocutori musulmani.
La sua provenienza da Comunione e Liberazione probabilmente lo penalizza agli occhi di alcuni colleghi italiani e dell'opinione pubblica, a causa la commistione tra Cl e la politica.
Odilo Pedro Scherer è il favorito brasiliano, 63 anni, di origine tedesca, portabandiera dell'episcopato latino-americano. E' membro della Commissione cardinalizia di Vigilanza dello Ior, al centro di vicende piuttosto controverse. Intransigente su questioni sociali, ha dichiarato "tolleranza zero" contro lo scandalo dei preti pedofili.
Marc Ouellet è canadese, ha 68 anni e conosce profondamente le realtà dell'America Latina. Uno degli uomini più apprezzati da Ratzinger, ne segue le posizioni e la linea teologica.
Luis Antonio Tagle, filippino, con i suoi 55 anni è il papabile più giovane. Noto il suo spirito da grande comunicatore, le sue prediche in tv e i suoi show gospel.
Timothy Dolan, 63 anni, arcivescovo di New York, viene definito il cardinale yankee. Uomo di grande carisma e comunicatore di gioia, si è adoperato nella sua diocesi contro lo scandalo della pedofilia.
Sean Patrick O'Malley, frate cappuccino di 68 anni, arcivescovo di Boston, si distingue per un deciso rifiuto del lusso e per un serio impegno, anch'egli, contro la piaga della pedofilia nella sua diocesi.
Péter Erdö, 60 anni, ungherese, parla 7 lingue tra cui l'italiano. Molto impegnato in campo ecumenico, di orientamento conservatore ma senza troppa rigidezza.
Peter K. A. Turkson, africano, 64 anni, è impegnato nella lotta contro la povertà, nel campo della pace e della comprensione tra i popoli, nel confronto con l'Islam.
Francisco Robles Ortega, messicano, 63 anni, molto devoto di Padre Pio, è l'ultimo nome spuntato fuori come papabile. Uomo estremamente tenace, è stato il primo a denunciare lo scandalo del fondatore messicano del Legionari di Cristo, poligamo e pedofilo.
A questo punto non rimane che attendere la fumata bianca che potrebbe confermare uno dei nomi su cui si è maggiormente scommesso, o al contrario potrebbe ripetersi quello che accadde nel 1978 con l'elezione diCarol Wojtyla, il quale mai era stato menzionato tra i papabili.