Natale è quasi alle porte ma nel mio paese San Giovanni in Fiore si respira già aria di festa. Le vetrine luccicano di rosso, d'argento, di blu elettrico e di oro. Gli alberi scesi e scartati dalle soffitte (per chi ci crede) vengono graziosamente addobbati come da rituale. La lista dei regali e i dolci tipici vengono preparati sempre in anticipo, affinchè il natale non ci colga impreparati!
Come da tradizione millenaria, di generazione in generazione, le nonne, le mamme, i papà e anche i bambini più grandicelli aiutano nella preparazione accurata di prodotti e dolci inimitabili, poichè fatti a mano con materie prime inconfondibili usando tecniche ancora antiche; ma soprattutto sono il frutto di una terra ancora incontaminata. Che desidera portare avanti ancora nel 2013 la tradizione. Che vuole conservare anche nei dolci, come nella vita pubblica e privata la memoria del passato. Tra i dolci tipici del luogo ricordiamo: la pitta ' mpigliata, i turdilli, i mostazzoli, i fritti, le crucette, le susumelle e tante altre prelibatezze.
La pitta ' mpigliata, dolce tipico di San Giovanni in Fiore, ma molto diffuso in tutta la provincia di Cosenza. E' ormai un dolce consumato in tutta la Calabria e nel mondo, là dove vivono calabresi. L'origine della pitta ' mpigliata risale addirittura al 1700 e veniva preparata in occasione di cerimonie nuziali. E' un dolce povero, il dolce dei contadini che con i prodotti della terra: "noci, mandorle, uva passa e poi in seguito con cannella, garofalo, miele e vino liquoroso" e una sottile e raffinata pasta sfoglia, creavano questo meraviglioso dolce. A San Giovanni in Fiore da alcuni anni si svolge addirittura la manifestazione della pitta ' mpigliata, dove si stabilisce ogni anno il record mondiale della pitta più lunga del mondo.
I turdilli sono dei biscotti a forma di gnocchi, composti di farina, uova, olio di oliva e vino scaldato, rigati su un cestino di vimini vengono poi fritti e tuffati nel miele caldo.
I mostazzoli sono preparati con miele, uova, farina, mandorle e cioccolata fondente, sono di origine greca, mustacea è il nome in cui Teocrito li ricorda nei suoi Idilli.
I fritti sono delle ciambelline di pasta, fatta con il lievito madre, simile alla pasta della pizza, vengono fatti lievitare e poi fritti nell'olio bollente.
Le crucette sono dolcetti di fichi secche che vengono tagliate a metà, riempite con un gheriglio di noce al suo interno, aromatizzate con cannella o caffè e cotte nel forno.
Le susumelle sono dolci tipici natalizi ricoperte di zucchero o cioccolato fondente arricchite con uva passa, frutta candita, bucce di arancia, cannella e hanno una caratteristica forma ovale.
Questi sono alcuni dei famosi dolci tipici calabresi che nel periodo natalizio, insieme allo spumante e al panettone, imbandiscono ogni tavola con sapori ed odori inimitabili. Completando una cornice natalizia ricca di magia, stupore e meraviglia. Viene cosi sfatato il mito che il Natale non è solo una festa consumistica. Ma è anche una festa che in alcuni luoghi del mondo, come a San Giovanni in Fiore, riesce a portare avanti anche la storia e la tradizione.