Il Carnevale è alle porte: si festeggerà dal 28 febbraio sino al 4 marzo (Milano concluderà la festa l'8 marzo).
Per il calendario cattolico il Carnevale è la festa di introduzione al periodo immediatamente seguente, quello della Quaresima, durante il quale si osserva l'astinenza dalla carne e il digiuno: la parola Carnevale, infatti, deriva dal latino "carnem levare" che significa proprio "eliminare la carne". Il Carnevale è una festa caratterizzata da caos, scherzi, scompiglio perché "a Carnevale ogni scherzo vale", ognuno può diventare ciò che vuole, mascherandosi come meglio crede.
Da secoli in Italia i Carnevali festeggiati nelle diverse città italiane sono diventati momenti da non perdere, occasioni di festa e visita del paese per seguire gli eventi più noti, come il Carnevale di Venezia, quello di Viareggio e altri. In ogni parte d'Italia, inoltre, sono nate e diventate famose delle maschere caratteristiche del posto, ognuna con peculiarità proprie e numeri personalizzati.
A Milano si trova Meneghino, allegro e estroverso, ricopre ruoli diversi, dal servo al padrone, ma sempre dall'animo patriottico di tradizione milanese. È legato ai numeri 3 e 21.
Arlecchino è la maschera "per eccellenza" del bergamasco e simbolo del Carnevale. Servo povero, vestito con ritagli di stoffa che creano un abito tutto colorato, all'apparenza ingenuo, in realtà, è furbo e riesce ad avere la meglio sui suoi padroni.
I suoi numeri sono il 4, il 44 e il 90.
Di Bergamo è anche Brighella, il servo furbo per eccellenza. Attaccabrighe (dal nome), insolente e dispettoso, è sempre pronto a organizzare intrighi. I suoi numeri sono il 12, 61 e 90.
A Verona la maschera che si può incontrare è Tartaglia, un servo balbuziente che gioca con questa sua caratteristica in modo comico.
È legato ai numeri 12, 21 e 37.
Colombina è di origine veneziana e rappresenta la serva più famosa, saggia e maliziosa. I suoi numeri sono il 60 e il 64; sempre a Venezia abita Pantalone, tipico commerciante veneziano avaro e brontolone, desiro da Arlecchino e Brighella per questo suo aspetto. È legato ai numeri 60, 61, 63, 69.
Di origini torinesi è Gianduja, arguto, desideroso di libertà e guidato dal buon senso. È legato al 60 e al 62.
Di Bologna è Balanzone, serio quasi come Pantalone, è un dottore che a volte diviene ridicolo e per questo sbeffeggiato. I suoi numeri sono il 5 e il 28;
Scendendo nel centro Italia, si incontra Stenterello, maschera fiorentina. Intelligente, scaltro, di grande umanità, affronta con filosofia e umorismo le sfide quotidiane. Porta con sé i numeri 27 e il 48.
Infine a Napoli si trova Pulcinella. Maschera allegra, ma anche triste, è un servo sempre in cerca del modo migliore di divertirsi. I suoi numeri sono il 5, il 13, il 14, il 46 e il 77.
Le combinazioni sono molteplici, è sufficiente abbinare tra loro i numeri di ciascuna maschera a proprio piacimento con l'aggiunta, per chi lo desiderasse, dei numeri 28 e 4 (date d'inizio e conclusione Carnevale), 4 e 8 (date d'inizio e conclusione Carnevale ambrosiano), 23, (il mese di febbraio), 88 (il mese di marzo), 14 (l'anno) e 12 (il Carnevale).
Le ruote suggerite rappresentano, almeno per la maggioranza delle maschere, la loro provenienza: Milano (ruota della Lombardia) per Meneghino, Arlecchino e Brighella - Venezia (ruota del Veneto) per Tartaglia, Colombina e Pantalone - Firenze (ruota che copre Toscana ed Emilia Romagna) per Balanzone e Stenterello - Napoli per Pulcinella. Si aggiungono le ruote di Cagliari (Carnevale), Roma e Nazionale (per l'Italia) e Tutte.