L'Italia, è il terzo paese in Europa, alle spalle di Spagna e Gran Bretagna, dove nonostante un calo di consumi, e maggiore l'incidenza dei consumi alimentari fuori casa.
Sono quasi 17 milioni le persone che fanno colazione nei bar, nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti o in autostrada. In un anno, in tutti i bar d'Italia, vengono acquistate 1,5 miliardi di consumazioni per un totale di quasi 4 miliardi di euro di spesa totale. I consumatori sono in maggioranza uomini o donne di età compresa fra i 25 e i 44 anni. In prevalenza si consuma la classica colazione mattutina, composta da brioche e cappuccino, ma sono in crescita anche i consumi di spremute, yougurt, succhi di frutta e cibi salati.
Molti consumatori italiani frequentano il bar anche per la pausa di metà mattina e metà pomeriggio, dove principalmente vengono consumate gelati e pizze. Anche per la pausa pranzo è di moda il bar, comodo perchévicino al posto di lavoro e soprattutto rapido nel servizio. Anche la pizzeria ha successo sia a mezzogiorno che a cena, sono 6 milioni i frequentatori dei locali serali e notturni. Il "re" del pranzo rimane il classico panino accompagnato dall'acqua minerale, in alternativa la pizza, seguita dai primi piatti e dalle insalate.
Un must tra i giovani è l'aperitivo e l'apericena; considerato una tradizione e un orgoglio italiano, dove al consumo di bevande è associato il buffet. L'aperitivo più consumato è il classico "spritz" (di provenienza veneta contiene: 6 cl.
di Prosecco, 4 cl. di Aperol ed una spruzzata di soda o seltz), seguito dal "mojito" (dalla tradizione cubana con rum chiaro e scuro, zucchero di canna, lime pestato, foglie di menta e soda) e dal "margarita" (di origine messicana viene preparato con tequila, triple sec e lime fresco o succo di limone). La città regina dell'aperitivo è Milano con il 30%, poi Torino con il 25%, Roma con il 7% e Firenze con il 6%.