Dopo Halloween – festa americana dalle antiche originiceltiche che sta soppiantando la nostra tradizionale Festa di Ognissanti –l’Italia sta gradualmente accogliendo nella propria tradizione religiosaun’altra usanza straniera pagana: l’albero di Pasqua. Una sorta di albero diNatale versione primaverile. Ma quali sono le sue origini? E come si fa?

Questa usanza trova le sue origini nei Paesi scandinavi,presumibilmente sorta nel Medioevo. Anche se la letteratura ci dice ancora pocoa riguardo. Si sa, comunque, che consisteva nell’addobbare una pianta o unalberello con uova dipinte e fiori freschi, in segno di rinascita della naturanella stagione primaverile.

Di qui la relazione con la rinascita intesa comeResurrezione di Cristo.

Fu però il tedesco Volker Kraft, nel 1965, a riportarlonell’era moderna e a dare lo spunto allegenerazioni successive. Addobbò per i figli un piccolo albero di mele con 18uova di plastica colorata e anche loro, una volta diventati adulti,continuarono ad addobbarlo man mano che cresceva. Tanto che oggi l'albero contaoltre 10mila uova che pendono dai suoi rami.

Ma veniamo alla scelta dell’albero e alla sua decorazione.Se si vuole seguire l’esempio di Kraft, si può adoperare un melo, ma anche un pescoo un ciliegio. Ovviamente nelle città, dove è difficile piantare un vero eproprio albero, bastano i loro rami piantati in un vaso, visto che sonopiuttosto lunghi.

Quanto alla decorazione, non possono naturalmente mancare leuova colorate, di plastica o sode a seconda del vostro gusto, a cui possonoessere alternati coniglietti pasquali, pulcini in lana fatti in casa, graziosiuccellini. Insomma, come per l’Albero di Natale, anche quello pasqualerisulterà un mix tra tradizione e gusto personale.