Nelle regioni del centro Italia ci sono delle curiose e particolari maschere che rendono il carnevale interessante da guardare con profondo interesse soprattutto per i turisti provenienti da altre regioni. Tra queste righe potrai trovare degli interessanti spunti per un weekend da trascorrere in allegria. In Toscana la maschera rappresentativa della regione è Stenterello, l'ultima maschera della commedia dell'arte antica. Magro, sparuto e gracile, ideato da Luigi del Buono, nasce nel XVIII secolo e raffigura il tipico personaggio chiacchierone e impulsivo.

Il suo costume è allegro e vivace, con un tricorno nero, una giubba azzurra con sotto un panciotto giallo canarino, dei calzoni corti neri, due calzini di diverso colore e una parrucca bianca.

Rugantino è la maschera del carnevale laziale. Questa figura impersona il personaggio del giovane arrogante e saputello ma in fondo buono e amabile. Il suo costume si rifà alla figura del gendarme del 1700.Nelle Marche Mosciolino rappresenta la maschera tradizionale del carnevale. Di recente nascita, disegnato nel 1999, porta una maglia e una calzamaglia di color giallo ocra scolorito dal sole sotto ad una casacca senza maniche decorata da alghe verdi. Il costume è arricchito da pezzi di rete da pesca e da mezzi gusci di mosciolo (mitile).

Indossa in testa un berretto lungo e azzurro, sulla punta è attaccato un mosciolo intero come decorazione.

Il Bartoccio è la maschera tipica del carnevale dell'Umbria: è il contadino dalla zona del Pian del Tevere, perugino, rozzo, ma sagace, gioviale e saggio, che dal 1600 appare nella tradizione letteraria locale. La caratteristica di questa maschera è di lanciare sulla folla mascherata, durante le sfilate, i fogli contenenti le denunce di giochi di potere a discapito della popolazione.

Nonostante non ci sono delle maschere tipiche nella regione dell'Abruzzo, Patanello ricopre la figura leader nelle sfilate carnevalesche abruzzesi. La sua figura è ispirata da un calzolaio della zona vissuto ai primi del 1900. Di lui si ricorda la sua allegria e la sua voglia continua di far baldoria e scherzi a chiunque gli capitasse vicino.

 La più importante in Molise è la maschera del Diavolo, una figura con un vestito formato da sette strati di pelle di capra, indossa una maschera nera di cuoio, stringe tra le mani un tridente e si muove con balzi veloci. Insieme al personaggio del Diavolo sfilano i Folletti, la figura della morte e U'Pisciatur che rappresenta l'allegria, il caos e i vizi caratteristici del periodo carnevalesco.