Dopo tantissimi anni di lotte per l'emancipazione sociale e di conquiste politiche, l'8 marzo è divenuto il simbolo, per eccellenza, per ricordare il percorso affrontato dalle donne per ottenere pieni diritti. Per l'occasione, di consuetudine, si usa omaggiare le donne con dei piccoli doni: fiori, dolci e altri pensierini.
La storia della festa della donna
Si pensa che la ricorrenza dell'8 marzo sia associata ad alcuni eventi significativi. Uno tra questi, il momento in cui, nel 1917, le donne di San Pietroburgo hanno organizzato uno sciopero per ottenere "pane e pace".
Pochi giorni dopo, lo zar russo ha abdicato, segnando l'inizio della rivoluzione di febbraio.
Un altro episodio importante risale a molti anni prima, negli Stati Uniti. Nel 1857, infatti, un gruppo di operaie sono state rinchiuse dal padrone della fabbrica nella quale lavoravano, in un tendone, per evitare che partecipassero a uno sciopero. Purtroppo, però, è scoppiato un incendio e tutte le operaie, rimaste all'interno del capannone, sono morte.
In Italia, invece, si ricorda spesso un episodio simile a quello verificatosi nel 1857 sempre negli Stati Uniti. Nel 1911, a New York, durante un incendio in una fabbrica di camicie, persero infatti la vita ben 134 donne. Secondo recenti studi, però, sembra che non vi sia un'effettiva storicità negli eventi collegati alla festa della donna, divenuta comunque il simbolo di anni di lotte e di battaglie affrontate per ottenere l'emancipazione.
D'altronde, nel 1910 circa, in occasione del Congresso di Copenhagen, è stato deciso di stabilire un'unica data internazionale per festeggiare la giornata internazionale delle donne. Durante la conferenza, le socialiste hanno richiesto di ottenere pari diritti degli uomini, dunque, di poter votare e di essere emancipate del tutto.
Le prime nazioni a festeggiare l'8 marzo, sono state Germania, Austria, Danimarca e Svizzera. In Italia, invece, la celebrazione ha avuto luogo qualche anno dopo, nel 1922, subendo delle interruzioni durante il periodo fascista e riprendendo nel Secondo Dopoguerra.
La mimosa come simbolo della festa della donna
La prima volta che in Italia è stata festeggiata la giornata internazionale della donna è stato il 12 marzo del 1922.
Soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale, la festa della donna è stata celebrata l'8 marzo, come in tutti gli altri Paesi e, per l'occasione, l'Unione delle Donne Italiane - un'associazione nata nel '44 e tutt'ora attiva - ha deciso di scegliere un simbolo floreale che rappresentasse al meglio l'evento. Siccome la mimosa fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, hanno deciso di proporla come simbolo della ricorrenza.
Inoltre, oltre a essere economica e facilmente reperibile, il colore della mimosa - il giallo - esprime al meglio le qualità delle donne: vitalità, forza e gioia. In più, il giallo va ad indicare il passaggio dalla morte alla vita, omaggiando le battaglie affrontate nel passato da tutte le donne, le quali hanno permesso alle nuove generazioni di poter essere emancipate socialmente e politicamente.