Come ben sappiamo, Jacinta Ramos si è impossessata dell'identità di Aurora, la vera figlia di Tristan e Pepa. Arrivata a Puente Viejo, ha destato qualche sospetto per la sua diversità con Pepa, ma grazie ai suoi sotterfugi è riuscita a farla franca, almeno fino ad ora.

Le malefatte di Jacinta Ramos

La ragazza ne ha combinata una più del diavolo. Per prima cosa, ha ucciso la compagna di collegio Ana, venuta in paese per salutarla. Il motivo è sempre lo stesso: impedire che possa svelare il suo segreto. Quando è giunta a Puente Viejo la vera Aurora, per Jacinta le cose si sono complicate, perché la figlia di Pepa ha il suo stesso carattere combattivo e di certo non lascerà che le venga rubata la sua vita, come ha giurato alla rivale.

Aurora ha scoperto l'omicidio di Ana e ha minacciato Jacinta di dire tutto alla guardia civile, qualora lei l'avesse denunciata per furto d'identità. Nelle prossime puntate, vedremo un altro piano diabolico della Ramos. Si accorderà infatti con l'amante Fernando per uccidere Tristan, l'uomo che l'ha accolta e difesa con tutto l'amore di un padre. Fernando accetterà, date le sue condizioni economiche sempre più gravi? Dovremo aspettare ancora un po' per scoprirlo.

Gonzalo strangola Jacinta

I nodi vengono sempre al pettine e questo vale anche per Jacinta. Prima che tutti i crimini vengano a galla, passerà molto tempo. Nel mentre, anche se lontano da Puente Viejo una volta che Aurora la smaschererà, la vedremo tornare al paese per compiere la sua lenta e inesorabile vendetta.

La sua malvagità sarà però fermata e verrà portata alla guardia civile, per poi finire in carcere. Chi sembra non pagare mai i suoi crimini è Francisca Montenegro, anche dopo la confessione sulla morte di Pepa. Gonzalo riuscirà a rubare la chiave della cella di Jacinta e, spinto dalla rabbia, le metterà le mani al collo, strangolandola con tutta la sua forza. La ucciderà o avrà pietà di lei? Per saperlo e rimanere aggiornati su tutte le anticipazioni, cliccate il tasto 'Segui' che trovate in alto accanto al titolo.