Nel giudicare il finale della decima stagione di Supernatural, bisogna considerare diversi aspetti. Primo fra tutti: Esiste una reale corrispondenza tra la serie e gli eventi biblici? Abbiamo imparato a conoscere Sam e Dean Winchester come i portatori del libero arbitrio, coloro i quali non si sono mai lasciati sopraffare dal destino. Eppure in questa circostanza bisogna ammettere che già il titolo "Brother's Keeper" (Il guardiano del fratello, letteralmente) non faccia ben sperare. Sappiamo che Dean ha subito in precedenza il marchio di Caino; ecco, lo stesso è stato marchiato da Lucy in supernatural, mentre nella bibbia da Dio. Nella bibbia viene scritto "Che Nessuno tocchi Caino" e "Chi lo ucciderà subirà la vendetta per sette volte". Noi sappiamo che Dean sia stato l'artefice della sua morte, il che la dice lunga.
Qualora supernatural si basasse sul testo sacro, dovremmo pensare che il significato di un così misterioso titolo debba esser tradotto con la relativa morte di Dean. Come abbiamo avuto modo di vedere finora, tuttavia, la storia di Jeremy Carver, differisce non poco dalla fonte a cui tutti potremmo ricollegarci. E' possibile ad ogni modo, giudicando la questione da un punto di vista prettamente laico, che lo stesso autore abbia voluto celare un significato ben particolare, dietro ai titoli dei finali di stagione. Prendiamo in considerazione gli ultimi tre, compreso quello relativo alla stagione attuale: il titolo dato al finale dell'ottava era "Sacrifice" (Sacrificio). La nona stagione si conclude con "Do You Believe in Miracles" (Credi nei miracoli?). L'attuale finale porta invece, il titolo di "Brother's Keeper", come già ribadito prima. Sarebbe troppo pensare che questa volta possa succedere qualcosa di deleterio a Dean?