La prima parte della puntata di ‘Porta a Porta’, andata in onda l’8 marzo su RaiUno alle ore 23:25, condotta dall'intramontabile Bruno Vespa, è iniziata mostrando la drammatica statistica dei bambini nati nel nostro Paese: “Mai furono così vuote le culle in Italia”, così intraprende il discorso una voce narrante durante i filmati riguardanti la nascita dei bambini ai giorni d’oggi. Il numero medio di bambini è calato da 1,46 figli per donna nel 2010 a 1,35 nel 2015. Questo è l’effetto che ha causato la crisi spingendo la coppia a rinviare troppo tardi il concepimento di un bambino.

Infatti l’età di concepimento è aumentato di quasi 10 anni sia per l’uomo che per la donna. “È risaputo che alzando l’età nella decisione di avere un figlio si riduce la fertilità", sentenzia Lorenzin, il ministro della Salute.

Vaccino o non vaccino? Questo è il dilemma

Una delle cause dell’aumento della mortalità è dovuta dalla scelta di una buona parte della gente di non vaccinarsi. Per la Lorenzin è un problema davvero enorme non solo per oggi, ma anche per i prossimi 25 anni. Se le cose dovessero continuare così, in futuro si potrebbero avere delle ripercussioni: “Problemi su tutto il welfare, assistenza sanitaria e sulla produzione” ha ribadito il ministro della Salute, evidenziando anche che i bambini non possono e non devono essere considerati un problema nella società di oggi.

A trovarsi concorde con lei è Giorgia Meloni, presidente FDI – AN, “Però prima di rendere cool fare i bambini, dobbiamo evitare che sia un bene di lusso” visto che per molte coppie si tratta di un tema quasi esclusivamente economico. Infatti, molte coppie prendono in considerazione di concepire un figlio molto più tardi, forse perché “molto più tardi” saranno riuscite a comprarsi una casa, a trovare un impiego fisso con un minimo di sicurezza.

L’Italia è la nazione che spende poco per i figli e che spende di meno per aiutare un'altra donna

Fratelli D’Italia ha presentato una mozione, approvata dalla Camera, che riguarda la tassazione che tiene conto del numero di figli presenti in una famiglia ad un’IVA più agevolata sui prodotti della prima infanzia. “L’IVA sui prodotti dei bambini è al 20% e con tutto quello che costano il latte e i pannolini perché non portare l’IVA al 4%?”, prosegue il discorso Giorgia Meloni.

Secondo lei il Governo, di fronte ad una famiglia con più di due bambini a carico, non dovrebbe togliere i soldi, ma pagarli perché questo determina una nota positiva sulla crescita della popolazione. In sintesi, dovrebbe premiarli. Poi l’argomento si è spostato sul periodo di fertilità che per la donna va da 13 ai 28 anni, “Coloro che credono che gli uomini siano fertili per tutta la vita, si sbagliano. Il decremento di infertilità maschile si avrà dopo aver raggiunto i 35 anni, dovuto al fatto che gli uomini non seguono una dieta giusta per incrementare la fertilità e non fanno costanti controlli medici" puntualizza il ministro della Salute che invita tutti a cominciare a lavorare sulla normalizzazione di avere dei bambini. “È un aspetto profondo di cambiamento della società e di quello che dobbiamo fare”. Si conclude cosìla prima parte della puntata dedicata alla natalità e alla maternità.