Non è stato mio figlio ritorna con la sesta puntata che sarà trasmessa domenica 10 aprile 2016, in prima serata su Canale 5. Il palinsesto della fiction è stato confermato, le ultime puntate saranno trasmesse tutte di domenica senza ulteriori cambi. La trama della serie ruota intorno alla famiglia Geraldi composta dalla matriarca Anna e dai suoi tre figli. La vita della famiglia viene sconvolta da un omicidio e il primogenito Andrea, capo del pastificio di famiglia, viene imprigionato ingiustamente. Da qui la reazione di una madre disposta a tutto pur di rivedere suo figlio libero.

Cosa farà ora Anna? Riuscirà a scagionare suo figlio? Passiamo così alle anticipazioni della sesta puntata.

Rebecca conferma l'alibi e scagiona Andrea

Le anticipazioni della sesta puntata sono molte e ricche di sorprese e colpi di scena. La trama ruota ancora una volta intorno alla famiglia Geraldi. Anna, infatti, non si fermerà difronte a nulla pur di vedere suo figlio nuovamente libero e felice. Ci riuscirà? A quanto sembra si e grazie all'aiuto di una persona inaspettata. Nel frattempo Lily è riuscita a fuggire e a nascondere in un posto sicuro la bambina. La ragazza, però, è ancora in grave pericolo e difficilmente riuscirà a sbarazzarsi dei suoi inseguitori, capitanati da Carlos. Quest'ultimo è deciso a portare a termine la propria missione e non si fermerà davanti a niente e nessuno, a tal punto che Carlos ha già ben in mente il suo prossimo obbiettivo, vale a dire Rebecca.

Riuscirà l'ex di Andrea a non subire la stessa sorte di Lily? Sì, Rebecca riuscirà a salvarsi grazie all'aiuto di Anna e a questo punto la ragazza, per gratitudine nei confronti della matriarca, deciderà di confermare l'alibi di Andrea che sarà così, finalmente, scagionato. Ma i colpi di scena non finiscono qui, vengono infatti ritrovati due cadaveri, quello della madre di Rebecca, ovvero Marilda Mari e quello di Federico Galletti. Per gli inquirenti sembra un doppio suicidio. Sarà davvero così? Lo scopriremo nelle prossime puntate di Non è stato mio figlio.