Una Legge dello scorso anno ha aumentato i poteri di spesa del Direttore Generale della RAI, Antonio Campo Dall’Orto. Poteri di spesa che dai 2,5 milioni di cui disponevano i suoi predecessori, sono diventati 10. Come riportano noti quotidiani come “La Stampa” o “Il Giornale”, le spese per oneri esterni della RAI sono aumentati. Se fino ad oggi, per via delle norme sulla trasparenza, erano noti i soldi spesi per i giornalisti e per i dirigenti, grazie alle informazioni prelevate dai documenti interni alla RAI, vengono fuori anche le cifre per le collaborazioni con le star della televisione, le spese per i programmi e le altre forniture.
Stipendi d’oro
Flavio Insinna e Antonella Clerici sono i due tra i primi in materia di stipendi pagati da Viale Mazzini. Per il programma “La Prova del Cuoco”, la Clerici percepisce 1,5 milioni all’anno e poco meno finisce nelle tasche di Insinna per i suoi pacchi della trasmissione “Affari Tuoi”. Lucia Annunziata invece percepisce 1,380 milioni di euro all’anno per “In Mezz’Ora” con un contratto fino al 2019. Non potevano mancare pagamenti ingenti per due big della televisione come Bruno Vespa e Michele Santoro, con il primo che percepisce compensi per 1,8 milioni di euro più un altro milioni di conguaglio, mentre per il secondo, 2,7 milioni che però provengono da 3 programmi di cui è conduttore o realizzatore.
Costa tanto alla RAI anche Piero Angela con 1,8 milioni di euro con 4 anni di contratto e con numerose collaborazioni anche per la produzione di collane e DVD in materie come storia e scienza. Cifre inferiori (sotto il milione) ma ragguardevoli anche per Massimo Giletti e Michele Guardì. Dalle carte però, non escono solo spese relative ai volti noti della TV, perché per esempio, si scopre che l’americano James Conlon percepisce oltre 300mila euro per 7 mesi di contratto.
Chi è costui che viene pagato con i soldi pubblici? È il direttore dell’Orchestra Sinfonica della RAI.
Programmi e forniture varie
Le spese della televisione di Stato non finiscono qui perché ci sono società a cui vanno versati soldi in qualità di produttori dei programmi. In gergo tecnico si chiama format che per esempio finisce nelle tasche di Magnolia, società che produce “l’Eredità”, programma preserale molto seguito e che costa alla RAI 5,6 milioni.
Per Endemol, società famosa tra le altre cose per il Grande Fratello di Mediaset, si spendono 2 milioni solo per il programma “Tale e Quale Show” oppure 5,3 milioni per “Affari Tuoi”. Tra i costi elevati della RAI, anche le riprese aeree con i droni che costano 8,5 milioni per 2 anni. Poi ci sono spese che sembrano fuori luogo come importi e che riguardano beni molto comuni e meno tecnici. Per esempio, vengono spesi 850mila euro per i distributori dell’acqua a Via Teulada, cioè presso il centro di produzione. Infine, viene fuori che oltre 8 milioni viene speso per il garage della Rai, cioè per il noleggio delle auto “blu”. Spese che sembrano eccessive, soprattutto perché pagate anche con il canone RAI dei cittadini italiani.