C'è Posta per te il programma di Maria De Filippi che va in onda ogni sabato colleziona tantissime visualizzazioni e sembra il talk-show più amato da tutti i telespettatori italiani. Maria De Filippi ha dovuto interrompere le registrazioni per due settimane a causa del Festival di Sanremo. Sulla Rai la reginetta di Mediaset è stata una leader, riuscendo ad oscurare a tratti anche il principale conduttore del Festival Carlo Conti. Maria De Filippi è ritornata a registrare per C'è posta per te e la puntata andata in onda il 18 febbraio 2017 ha raggiunto uno share altissimo, grazie anche ad ospiti importanti come Alessandra Amoroso, Gerry Scotti e Stefano De Martino.

Alessandra Amoroso durante la storia Zia Pupetta si è messa a piangere e anche Gerry Scotti e il ballerino Stefano De Martino hanno fatto lo stesso per un'altra storia ma allo stesso tempo molto toccante e delicata.

La frase incriminata di Maria De Filippi a C'è posta per te.

Durante la puntata Maria De Filippi se ne è uscita riferendo di non aver mai pagato le multe per dodici anni e di aver provveduto al pagamento soltanto quando l'ufficiale giudiziario era alla porta. I vertici alti della società Mediaset non hanno per niente gradito questa frase della conduttrice del programma, etichettandola inadatta e di mancanza di rispetto per lo Stato Italiano, specificando che quest'ultimo ha il pieno diritto di richiedere soldi per delle multe.

I fan si sono schierati subito dalla parta di Maria De Filippi che secondo loro ha peccato d'ingenuità e ha detto queste frasi soltanto per difendere un povero ragazzo che cercava il perdono davanti ai genitori della sua ragazza. Ecco i commenti di alcuni fan sui social: "La mia conduttrice preferita non si tocca, ha soltanto sbagliato a dirlo ma va ammesso che poi si è subito pentita di non aver pagato le multe", altri dicono : "Lei ha avuto il coraggio di dire questa cosa, chissà quanti non pagano le multe e non lo dichiarano a nessuno, lei almeno ha avuto la forza e il coraggio di dirlo, questa donna non va toccata".