Dopo la chiusura improvvisa di "Parliamone sabato" la conduttrice del programma di Rai Uno Paola Perego ha rilasciato un'intervista ai microfoni delle Iene Show per raccontare la sua verità. Nella puntata del 18 marzo 2017 in trasmissione è stata presentata una grafica secondo la quale gli uomini dovrebbero preferire le donne dell'Est perché più "ubbidienti e sottomesse". Subito dopo è scoppiata un'accesa polemica che ha costretto i vertici Rai a chiudere il programma. Inoltre i dirigenti della stessa emittente si sono dissociati da ciò che è stato trasmesso in puntata lasciando la Perego sola in mezzo alla tempesta.
I timori della Perego
"Non riesco a capire bene cos'è questa violenza contro di me". Queste sono le parole della conduttrice che, tra le lacrime, ha raccontato alle Iene Show la sua versione dei fatti ed ha aggiunto che "Era un gioco. E' scoppiata la bomba ma la bomba non c'è". Inoltre la conduttrice ha sottolineato che gli argomenti da trattare in puntata dovevano essere precedentemente approvati da altre figure professionali quali il capostruttura e il direttore di rete che adesso invece si dissociano da quanto accaduto.
Dopo la chiusura del programma "Parliamone sabato" la conduttrice, oltre a mostrarsi dispiaciuta per coloro che come lei hanno perso il lavoro, teme che vengano presi altri provvedimenti nei suoi confronti quali la rescissione dal contratto ma questo, a suo dire, è il male minore.
Quello che le procura tanta sofferenza è il danno alla sua immagine perché è stata etichettata come una che non rispetta le donne.
Alla luce di quanto accaduto Paola Perego è sempre più convinta che il marito Lucio Presta, agente delle star, fosse l'obiettivo da centrare e che abbiano usato lei per colpirlo perché probabilmente è una persona "scomoda".
Intanto che la polemica continua ad incalzare, in conclusione la Perego dichiara di sentirsi sempre più sola ed indifesa "perché quando diventa una cosa virale in questa maniera, che fai?. Infatti me ne sto zitta".
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