Sarà la carica data dai figli in puntata, sarà lo shock per la perdita di Samantha, sarà che è in nomination. L'illuminazione, improvvisa, di Giulio Base sulla via dell'Honduras lascia perplesso più di qualche utente. Abbracci, buone parole, umiltà verso e per tutti. Più di un segnale di un tentativo di riabilitazione davanti agli occhi dei telespettatori. La decisione però appare già presa. Una sentenza difficilmente rinviabile alla finale. L'esecuzione, con o senza ghigliottina mediatica, è imminente.

Dopo la regina, il re

Storicamente, non ci vengono in mente molti esempi di una monarchia caduta per volere del popolo e che abbia lasciato al potere il re dopo aver decretato la fine della regina.

L'avvento di Rocco Siffredi sull'Isola è stato, in un certo senso, fondamentale per la stesura della trama finale del reality. La fantasia, tra virgolette, di Raz ha fatto il resto. E così, tutta Italia, ha battezzato Giulio e Samantha come re e regina. Fino in fondo. Fino alla fine.

Martedì scorso, Samantha De Grenet ha abortito l'idea dell'esilio forzato, scegliendo il ritorno a casa. Una scelta consapevole, dettata dal 72 per cento dei votanti che hanno deciso per la sua eliminazione. E, di conseguenza, per la fine, figurativa, del regno. "Il re è nudo" diceva qualcuno. Nei fatti, Giulio ha conservato i propri indumenti, basilari. Metaforicamente parlando però, la frase è tra le più adatte.

E cosa fa un re nudo? Vaga tra la corte, in cerca di ulteriore consenso. Invano.

Nell'antica Grecia c'era l'ostracismo. Tra le vittime, anche personaggi illustri, come un certo Temistocle. Ora, paragonare Giulio al genio di Salamina risulta quanto più di anti-storico e grottesco. Manteniamo però il concetto di ostracismo, anche se nei fatti Giulio non è in esilio.

Ci finirà comunque presto, presumibilmente. Il suo, però, sarà un esilio lampo. Dall'isola dei primitivi una sola persona resusciterà. Ad oggi, il naufrago più credibile è Eva Grimaldi.

La semifinale è un premio agrodolce per chi, come Giulio, ha fatto tanto, a parole, per raggiungerla. Regnare, occultamente, per 60 giorni su di un'isola per poi farsi togliere la corona a pochi metri dalla finale non è la conclusione che i rappresentanti della "Roma Bene" si aspettavano. La realtà, anche stavolta, ha superato la fantasia.