Salvatore Riina detto Totò è morto questa mattina all'età di 87 anni dopo una lunga malattia e dopo che da diversi giorni si trovava in uno stato di coma. Al suo capezzale al 41 Bis sono arrivati i suoi familiari, la moglie e i figli che gli sono stati vicini in questo ultimo periodo della sua vita e l'hanno accompagnato alla morte. Un addio che è stato accolto con una valanga di insulti e umiliazioni sui social e sul web contro colui che veniva definito il 'capo dei capi' di Cosa Nostra, ma che semplicemente andrebbe definito un mafioso, omicida e stragista.
Ecco la storia criminale di Totò Riina, morto oggi a 87 anni
Totò Riina è stato al capo dell'organizzazione di Cosa Nostra a partire dal 1982 fino al suo arresto. Veniva soprannominato 'La belva' a causa della sua ferocia sanguinaria con la quale ordinava, senza alcuna pietà la morte di magistrati, giudici ed esponenti delle Forze dell'Ordine. Nel corso degli anni Riina è stato condannato a ben 26 ergastoli per tutte le atrocità che ha commesso nel corso degli anni ed è ritenuto responsabile della Strage di Capaci e di Via d'Amelio, dove persero le vita i giudici Falcone e Borsellino.
Quando nel 1992 il Maxiprocesso confermò alcune delle sue condanne, ordinò di eliminare i familiari dei pentiti fino al 20° grado di parentela, comprese donne e bambini.
Il capitano Emanuele Basile, il tenete colonnello Giuseppe Russo, i commissari Beppe Montana e Ninni Cassarà, i giudici Antonio Scopelliti e Alberto Giacomelli, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per mano di Riina hanno pagato con una morte shock il desiderio di giustizia.
Questa mattina è intervenuta anche la figlia del generale Dalla Chiesa, la conduttrice e giornalista Rita la quale appresa la notizia della morte di Riina ha ammesso che non riesce a festeggiare ma al tempo stesso non riesce neppure ad essere dispiaciuta.
Boom di insulti dopo la morte di Totò Riina
E del resto anche il 90% del popolo italiano non è dispiaciuto della morte di Riina: in queste ore sui social e sul web ci sono tantissimi commenti di persone che si dicono contenti della morte del boss di Cosa Nostra. 'Quindi venerdì 17 non è un giorno sfortunato', ha scritto l'autore tv Marco Salvati sui social, irnozzando sul fatto che in questo giorno è morto Riina.
E poi ancora tra gli altri concorrenti vi segnaliamo questi: 'Riina è morto. Falcone e Borsellino non moriranno mai' e ancora 'Se Dio è il supremo Giudice, ora sarà meglio dargli la scorta'.