Ieri 7 giugno si è tenuto il concerto in memoria di Pino Daniele, uno dei cantautori partenopei più amati del nostro tempo. Lo stadio 'San Paolo' era gremito di persone giunte da tutta Italia per assistere al concerto dal titolo 'Pino è' a cui hanno partecipato i massimi esponenti della musica italiana. Gli artisti che hanno ricordato Pino Daniele non sempre però sono riusciti a toccare l'animo degli spettatori. Il blues del cantautore scomparso era in grado di rappresentare tutte le contraddizioni tipiche di Napoli da sempre in bilico tra la bellezza struggente della città e la noncuranza sofferta di chi la vive.
Gli utenti Social hanno commentato duramente alcune interpretazioni dei big
Su internet, durante le esibizioni dei big, sono piovute un mare di critiche. Nonostante Francesco Salemme abbia giustamente spiegato che 'il napoletano' prima di essere un dialetto è una lingua difficile da imparare, il web non ha perdonato alcuni big che sul palco del 'San Paolo' hanno ricordato Pino Daniele con interpretazioni ritenute dagli amanti dell'artista scomparso, improvvisate e superficiali.
Tra queste la più criticata è stata quella di Jovanotti sia nella versione solista che nel duetto con Eros Ramazzotti. Le 'performance' più apprezzate dai 45.000 spettatori presenti allo stadio di Napoli sono state quella di Fiorella Mannoia, James Senese, Elisa, Negroamaro e Enzo Avitabile.
Molti spettatori hanno fatto notare come le esibizioni degli artisti napoletani siano passate in secondo piano; Enzo Grananiello ad esempio è salito sul palco soltanto all'1:08 di notte.
Su tutti i Social le critiche sono state numerosissime. Su Facebook molti utenti hanno rilasciato commenti tra cui. 'Pinuccio perdonali', 'Sembra il concerto di Capodanno' 'Mo basta guagliò' 'M'ata ucciso tutte e canzoni mie'.
Su Twitter le cose non sono andate diversamente; personaggi noti hanno espresso un parere negativo sugli interventi di alcuni artisti. Ivan Zazzaroni, direttore del 'Corriere dello Sport' ha twittato dicendo che a dare lustro alle canzoni dell'artista fosse la sua stessa voce unica e graffiante. Red Ronnie si è chiesto perché non fosse stato invitato Gigi D'Alessio, grande amico dell'artista scomparso.
Il critico televisivo Riccardo Bocca ha asserito che le canzoni di Pino Daniele piene di semplicità calore interpretate da lui, riproposte dai big del San Paolo apparissero molto complicate. Anche il comico toscano Giorgio Panariello è apparso meno brillante del solito e declamando le strofe della poesia dedicata all'artista scomparso sono sembrate poco fluenti e prive del calore che il cantautore emanava.
Enrico Brignano bocciato dal San Paolo
L'artista che tra tutti è piaciuto meno è stato l'attore Enrico Brignano. Il suo monologo è parso ai napoletani pieno di ovvietà, parolacce, e paragoni del tutto fuori luogo. Il comico romano ricordando Pino Daniele ha nel suo intervento unito Roma a Napoli; paragonando il quartiere della capitale Prati a Capodimonte o alla Sanità.
L'attore capitolino ha inoltre parlato del problema rifiuti facendo dell'ironia spicciola sull'immondizia della Capitale.
La cosa che però è meno piaciuta agli spettatori che riempivano il 'San Paolo' sono state le battute sulla capacità dei napoletani di imprecare nel traffico cittadino, snocciolando una serie di parolacce e improperi in napoletano. Il discorso di Brignano è stato fischiato allo Stadio e criticato aspramente su internet. Tra i commenti social seguiti al monologo di Brignano leggiamo: 'Brignano annasconnete', 'Pino non amava le parolacce e non gli sarebbe piaciuto l'intervento di Brignano' 'Come puoi paragonare Prati con i palazzoni anni 70 con la cultura millenaria del rione Sanità'?' Altri ancora più netti hanno commentato l' intervento del comico' dicendo che il monologo di Brignano sia stata una delle performance peggiori che la televisione abbia trasmesso quest'anno; per altri il testo di Brignano è stato di un'imbarazzante assoluto.
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