Ieri, domenica 31 marzo, è andata in onda su Canale 5 la puntata d'esordio della tanto attesa Serie TV con protagonisti Sabrina Ferilli e Enzo Decaro, "L'amore strappato". Arriva su Mediaset, infatti, la fiction diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi, liberamente ispirato ad un caso di cronaca italiano avvenuto negli anni 90, quando la piccola Angela Lucanto venne allontanata con la forza dalla sua famiglia dopo che suo padre fu accusato di aver abusato della figlia, cosa che poi si rivelò del tutto falsa. Questo comunque non cambiò il destino di Angela che rimase per ben 11 anni lontana dalla sua famiglia e vi poté fare ritorno soltanto da ventenne.

Oggi, a distanza di diversi anni dai fatti sopra citati, Mediaset ha deciso di ridare luce a questa triste storia, facendola diventare una fiction di 5 puntate che andrà in onda per tutto il mese di aprile in primetime su Canale 5.

Una denuncia infamante su Rocco

Nella prima puntata de "L'amore strappato", Rocco e Rosa vivono felici insieme ai loro due bambini, Ivan e Arianna. Il loro idillio familiare però va in frantumi il giorno della recita a scuola di Ivan e Arianna quando quest'ultima viene portata via all'improvviso dalle forze dell'ordine. La polizia poi si reca da Rocco e lo arresta, accusandolo di aver abusato di sua figlia. Così l'uomo viene portato in carcere e Rosa rimane da sola ad affrontare le conseguenze di tutto quello che è successo.

Dopo un primo attimo di smarrimento, infatti, la donna si rende conto di aver perso in un minuto sia il suo compagno che sua figlia per un'accusa infamante fatta da alcuni operatori scolastici. Arianna viene portata in una casa famiglia dove inizia a sentire, fin da subito, la mancanza della madre, del padre e di suo fratello.

Rocco invece è costretto ad affrontare la difficile vita del carcere.

La scelta di Rosa

Con sua figlia trattenuta in una casa famiglia e il suo compagno rinchiuso in prigione, Rosa decide di reagire alla difficile situazione che si è trovata costretta ad affrontare. Così si reca dall'avvocato Smiraglia e chiede al legale di rappresentare la sua famiglia davanti alla legge per riavere indietro la sua bambina e far liberare Rocco.

L'avvocato Smiraglia accetta l'incarico offerto da Rosa ed insieme all'assistente Mariani, confessa alla donna di avere un vero e proprio asso nella manica da utilizzare in tribunale per aiutare Rocco ad essere liberato al più presto.