È stato senza dubbio uno dei protagonisti dell'ultima edizione dell'Isola dei Famosi, durante la quale si è distinto per la sua capacità di mettersi in gioco con lealtà e onesta: amico di Marina La Rosa (ex concorrente del primo, storico Grande Fratello), Luca Vismara ci ha rilasciato un'intervista esclusiva per Blasting News.

Il cantante 27enne ha una forte personalità che spesso divide e fa discutere l'opinione pubblica, ma lui ne è pienamente consapevole: "Nel bene e nel mare" - per citare il titolo di una sua canzone - preferisce essere se stesso.

Sempre. Non accetta le frasi fatte, ma preferisce chi le pronuncia a seconda delle situazioni.

Nel corso dell'intervista, Luca si è raccontato senza nascondersi come da sua abitudine, parlando del passato ad Amici e all'Isola dei Famosi, e ovviamente del suo futuro. La musica gli scorre nel sangue: la madre, Viviana Stucchi, quando aveva 7 anni cantò "Il pulcino ballerino" allo Zecchino d'Oro, brano che è diventato il più venduto nella storia della trasmissione canora per bambini.

Vismara è consapevole di essere un personaggio dal carattere forte

Luca, sui social sei molto seguito. A ciò hanno contribuito le tue esperienze televisive ad Amici e all'Isola dei Famosi. Qual è il tuo rapporto con i follower? Ritieni che sia necessario un contatto costante con loro?

Ti dico la verità: non mi baso tanto sui numeri.

Spero che la gente che mi segue lo faccia perché condivide un mio pensiero e perché mi stima in quello che faccio. Per i programmi che ho fatto potrei anche avere molti più follower, ma sono uno che divide e che non vuole mettere tutti d'accordo. Credo però che sia fondamentale interagire col proprio pubblico. Io rispondo sempre a tutti, leggo tutto, per quel che riesco. Esistiamo proprio grazie a chi ci segue e non mi riferisco solo a Instagram. La vera vita è fuori, è quando vai al supermercato e ti fermano per una foto o solo per scambiare due parole. Quello è il vero successo.

È proprio dai tuoi social che vediamo la tua doppia anima: festaiolo a Milano e tranquillo con tua nonna, in Brianza. Che rapporto hai con lei? La definisci un tipo social?

Io sono esattamente così, non mi sono mai montato la testa.

Mi piace far vedere il lato più mondano e quello più casereccio: fanno entrambi parte della mia vita. Ho ancora entrambe le nonne e sono un regalo costante. Con nonna Rina (la mamma di mio papà) ora ci divertiamo di più, poiché nonna Carla ha 96 anni e vorrei evitare di farle dei dispetti a quell'età. Con mia nonna Rina, a 86 anni, le faccio vivere una seconda adolescenza. Mi diverte sia mia complice ogni giorno.

Sei diventato noto al pubblico del piccolo schermo con Amici, ma la tua carriera musicale era già iniziata prima... durante il periodo di studio Erasmus in Svezia, hai pubblicato il tuo primo singolo "In My Arms", con cui hai venduto oltre 25mila copie. Come mai, rientrato in Italia, hai scelto di partecipare ai casting di Amici e non di intraprendere una carriera musicale nel Nord Europa, una volta finita l'Università?

L'Italia è il mio paese e pensavo di poter portare quel mondo pop dance anche qui in patria, ma non ho avuto lo stesso riscontro, anche se "The One", grazie a Temptation Island, e appunto "In My Arms", sono diventati due piccoli cult.

Fossi rimasto in Svezia, sicuramente avrei continuato con la Universal Music con la quale avevo il contratto, ma l'amore per la mia patria mi ha spinto a tornare.

Ad Amici emerge il suo carattere schietto e sincero

Amici è stata una grandissima esperienza formativa per te. Ti ha fatto crescere sia artisticamente che da un punto di vista umano. Credi che, nel tuo percorso, la componente persona sia prevalsa su quella musicale? È stato questo che probabilmente ti ha impedito di accedere al serale?

Assolutamente sì, ho puntato troppo sul carattere e meno sulla musica, ma ero in estrema difficoltà. Venivo da un successo importante per un italiano all'estero e non capivo cosa non si capisse del mio progetto.

Amici è stata un'esperienza formativa importante che tengo gelosamente nel mio cuore. Sarò sempre grato al programma. Era giusto non accedessi al serale, ma non perché non lo meritassi ma perché, per quello che il pubblico aveva visto, c'era chi si era imposto musicalmente più di me. Tuttavia, devo dire che la mia uscita con "In My Arms" è uno dei momenti che i fan ricordano con più affetto.

In molti associano la tua partecipazione ad Amici alla sfuriata con Rudy Zerbi, ormai iconica quando pensiamo alla tua edizione. Credi che questo episodio abbia influito sul tuo percorso nella scuola?

Che abbia influito sì, ma positivamente: credo che non sarei rimasto a lungo altrimenti. Nell'industria musicale ci si deve anche imporre con il carattere e, mi si può dire tutto, ma non che non ce l'abbia.

Tu che sei un grande appassionato di Amici, ma anche di reality in generale, come vedi la novità introdotta questo anno, cioè libretti, registri e interrogazioni? Novità, in realtà, non sono, in quanto già previste nelle primissime edizioni, quando Amici era una vera e propria scuola. Credi che questo ritorno alle origini possa dipendere dal successo che sta ottenendo Il Collegio? Successo basato in gran parte sulle sfuriate in classe dei professori...

In realtà, credo che Amici e Il Collegio abbiano identità ben precise e a sé stanti. Ogni anno bisogna introdurre una piccola novità e credo che all'interno di una scuola il registro e il libretto siano una parte fondamentale. Mi è piaciuta molto come idea!

A gennaio ha partecipato all'Isola dei Famosi, stringendo un legame molto forte con Marina La Rosa

Un anno dopo la fine della tua esperienza ad Amici, un po' a sorpresa, partecipi all'Isola dei Famosi, un reality che tu dici di aver sempre voluto fare sin da piccolo. Ti aspettavi che potesse mai arrivarti la chiamata per l'Isola? Come è stato trovarsi in un gruppo in cui c'erano personaggi ben più noti di te come Riccardo Fogli e Marina La Rosa?

Quando ho saputo che il mio nome circolava per la partecipazione non ci volevo credere, ma ho capito anche una cosa: ovviamente, in un periodo di spending review, bisogna anche puntare su nomi più economici che possano portare a casa un risultato, creare dinamiche e intercettare un pubblico anche più giovane.

Erano mesi che si parlava di una mia partecipazione, concretizzatasi nel novembre del 2018. Non mi sono mai sentito a disagio con i nomi più altisonanti. Sull'Isola siamo tutti allo stesso livello, abbandoniamo i personaggi e torniamo persone.

Marina è stata fondamentale per te... se non ci fosse stata lei, secondo te, la tua Isola sarebbe andata diversamente?

È vero che Marina è stata fondamentale, ma ti garantisco che, in ugual misura, se non più, io lo sono stato per lei. Marina è un'amica, molto più fragile di quello che vuol far credere. Tanti pensano che io mi sia aggrappato a lei, ma è stato l'esatto contrario: sono stato io a volerla proteggere. Quando ero in nomination con lei e Jeremias, pensavamo che ad uscire sarei stato io o lei.

Fosse uscita lei, ero già pronto a vivere la mia Isola in solitudine, staccandomi completamente dal gruppo. Sarei stato un solitario, avrei spostato il mio accampamento nella parte opposta dell'isola. Non avrei avuto più una spalla. E lei avrebbe fatto lo stesso.

Soleil Sorgé: potremmo dire che è stata la tua antagonista principale sull'Isola. Forte fisicamente, ma non amata dal pubblico. Se lei non avesse vinto tutte le prove, probabilmente sarebbe uscita subito. Non ti avrebbero tolto, per così dire, il pane per i tuoi denti?

Soleil è dimenticabile e dimenticata (da me, perlomeno). Ottima concorrente da reality, pessima persona, lo dico senza mezze misure. Vinceva per la forza, ma è vero anche che è entrata quasi un mese dopo, e mangiava ogni settimana sulla Isla Bonita: un carico di calorie che ti basta per una settimana e quindi per vincere.

Apnea a parte, ho fatto due prove, vinte entrambe: quella del fuoco in coppia con Sarah Altobello e durante la finale. Sull'Isola ho litigato praticamente con tutti, e uno ad uno il pubblico li ha fatti fuori preferendo me. Il fatto che abbia avuto una rivale sicuramente è stata una cosa positiva, mi piace la contrapposizione, fa uscire i veri caratteri delle persone.

Sin da piccolo ti sono sempre piaciuti i reality. Quali sono le tre caratteristiche che deve avere un concorrente di un reality come l'Isola o il Grande Fratello?

La mia generazione è figlia dei reality. A me interessano a livello umano, sociologico e psicologico. Inutile dirti che l'obiettivo della mia vita non era quello di partecipare ai reality, ma capirli dall'interno e divertirmi.

Io credo che si debba mettersi in gioco, essere schietti e sinceri con se stessi e soprattutto con il pubblico senza cercare di arruffianarselo. La gente che ci guarda da casa non è stupida. Meglio farsi apprezzare nonostante i propri difetti.

Come ti spieghi gli ascolti della tua Isola? Credi che la vittoria di Marco Maddaloni sia stata giusta? Te lo sei mai chiesto perché il pubblico tende sempre a premiare personaggi che nei reality non assumono una posizione schietta e precisa, e che tendono sempre a restare neutrali?

La mia Isola aveva un cast fortissimo, ma sfruttato poco. I cambi di giorno poi sono deleteri per un programma. La vittoria di Maddaloni non mi ha soddisfatto. Credo che me la sarei meritata per come ho giocato nella completa limpidezza, a differenza di chi mi accusa di strategie.

Sono stato il naufrago più nominato nella storia, ma anche quello che ha vinto più televoti. Marco ha vinto solo per la proposta di matrimonio e per venire da Napoli, una terra meravigliosa che sa unirsi e fare squadra, a differenza di Milano che non perdona mai il successo degli altri.

Ricordo più bello dell'Isola dei Famosi? Cosa ha significato per te fare l'Isola con tutte le sofferenze che comporta?

Ogni istante che ho vissuto. È stata l'esperienza più emozionante della mia vita, mi ricorderò ogni alba e ogni tramonto. Ogni secondo di sofferenza (vera) era una lotta con me stesso, un tassello di un puzzle che si componeva. E poi la rivincita su quel pubblico che ad Amici non mi aveva capito.

Mi sono sentito voluto bene. Ultima cosa, il rapporto con Marina, un'amica vera. Non c'è stato giorno, dopo l'Isola, in cui non ci siamo sentiti.

Futuri progetti lavorativi? Tornerai in Tv?

La musica continuerà. Per me o per altri. Tornerò in Tv se la Tv mi cercherà. Non sono un prezzemolino. Vado in Tv quando ho qualcosa da dire, da raccontare. Le occasioni non mancano, ma dopo due anni 24 ore su 24 sotto le telecamere, anche stare qualche mese senza, non mi dispiace. I progetti non mancano, ma ormai si sa, quando tutto sembra tacere, è in quel momento che tiro fuori le mie bombe. Non mancheranno neanche l'anno prossimo.