La nuova fiction Doc - Nelle tue mani è ispirata alla storia vera di Pierdante Piccioni, primario che lavora tra Lodi e Codogno. Il protagonista della serie è Luca Argentero, il quale interpreterà Andrea Fanti, un famoso medico che resta vittima di uno sparo alla testa. Dopo la terribile vicenda, l'uomo riesce a sopravvivere, ma perderà i ricordi degli ultimi 12 anni della sua vita. La prima puntata della serie televisiva diretta da Jan Maria Michelini, andrà in onda giovedì 26 marzo su Rai 1 e sarà composta da due episodi: 'Meno 12' e 'Selfie'.
Spoiler Doc - Nelle tue mani: primo e secondo episodio
Nel primo episodio di Doc - Nelle tue mani, intitolato 'Meno 12', Andrea Fanti verrà colpito da uno sparo alla testa dal padre di un paziente morto nel suo reparto, così perderà la memoria dei suoi ultimi dodici anni di vita a causa di un trauma cerebrale. L'uomo si ritroverà per la prima volta ad essere un semplice paziente, anziché il medico brillante di sempre. Andrea non si ricorderà più dei suoi cari, diventati ormai degli sconosciuti e l'unico posto dove si sentirà davvero a casa sarà l'ospedale. Nel secondo episodio, 'Selfie', Andrea verrà ricoverato nel reparto di Medicina Interna, nel quale ha prestato servizio per molti anni. L'uomo cercherà di recuperare la memoria grazie alla presenza di visi conosciuti e di un ambiente per lui familiare.
In seguito, il dottor Fanti si ritroverà a confrontarsi con il suo compagno di stanza, affetto da una grave malattia.
La storia di Pierdante Piccioni
Pierdante Piccioni è nato a Cremona il 30 agosto 1959, laureato in Medicina e Chirurgia è diventato ben presto Primario al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Lodi. Al top della sua carriera è stato anche consulente del Ministero della Salute e professore universitario.
Il 31 maggio 2013, a causa di un brutto incidente stradale, il medico Piccioni si ritrovò in coma e al suo risveglio i dottori scoprirono che l'uomo aveva perso 12 anni della sua memoria. Dopo l'uscita dal coma, l'uomo era convinto di trovarsi ancora al 25 ottobre del 2001 e di aver appena accompagnato a scuola il figlio di 8 anni, il quale frequentava ormai l'Università.
Inizialmente, i medici non riuscivano a credere alle parole dell'uomo, ma in secondo momento e dopo aver effettuato altri esami, poterono constatare che erano presenti delle lesioni cerebrali. Il dottor Piccioni dovette ricominciare la sua vita da zero, senza mai scoraggiarsi e riprese gli studi per apprendere nuovamente tutte le conoscenze, ormai dimenticate. In seguito, Pierdante ha conseguito un master in Pazientologia. Oggi Piccioni è primario al Pronto Soccorso di Codogno ed è tuttora impegnato ad occuparsi dei pazienti in remissione, colpiti dal Coronavirus. Il medico, inoltre, ha raccontato la sua vicenda nel suo libro autobiografico, intitolato Meno 12. Ad oggi Pierdante Piccioni vive in Lombardia ed è sposato con Assunta, con la quale ha avuto due figli, Tommaso e Filippo.