Martedì 8 marzo 2022 si omaggia la Giornata Internazionale delle Donne. Sui social, sono molte le persone, famose e non, che stanno lasciando un messaggio per celebrarle. Su Twitter, anche Fabio Fazio ha voluto omaggiare le donne. Le sue parole, però, sono finite al centro di un polverone mediatico. Tra gli utenti che hanno replicato c'è anche la giornalista Rula Jebreal.

Le parole del conduttore

L'attuale conduttore di Che Tempo che Fa è finito al centro di una polemica social. Fabio Fazio ha pubblicato, su Twitter, un pensiero per la ricorrenza dell'8 marzo: "Festa della donna".

Poi, il diretto interessato ha proseguito: "La donna è colei che dà la vita".

Nel proseguo del messaggio, Fazio ha precisato ha rivolto un pensiero alle donne coinvolte nel conflitto in Ucraina: "La guerra è l'esatto contrario". Infine, il 57enne di Savona ha concluso: "Non si può non pensare a tutte le madri e mogli straziate per il dolore di questa e di tutte le altre guerre".

La replica della giornalista Jebreal

Il tweet di Fabio Fazio voleva avere tutte le buone intenzioni per celebrare la Giornata Internazionale delle Donne. Le parole utilizzate dal conduttore, però, ad alcune persone sono apparse piene di cliché.

Su Twitter, Rula Jebreal è apparsa in disaccordo con le parole del collega Fazio: "Cari giornalisti e presentatori tv, il miglior modo per celebrare le donne è l'inclusione".

Nel proseguo del discorso, la giornalista israeliana ha spiegato che le donne vanno ricordate sempre e non solo l'8 marzo.

Rula ha chiesto che il parterre femminile venga coinvolto di più nella vita sociale come giornaliste, inviate in luoghi di guerra, attiviste o analiste.

Infine, Rula Jebreal ha concluso con un altro messaggio: "La parità va implementata non elogiata..."

Scoppia la polemica per il tweet di Fazio

La replica di Rula Jebreal non è stata l'unica.

Al tweet di Fabio Fazio ha risposto anche la scrittrice Giulia Blasi: "Non è una festa". Inoltre, la diretta interessata ha fatto notare al conduttore ligure che le donne non sono in funzione degli uomini. A tal proposito, Blasi ha fatto notare che in questo momento ci sono molte donne ucraine al fronte come combattenti attive.

Un utente ha precisato che ci sono anche moltissime donne che non sono madri, ma vorrebbero esserlo: "Non hanno un figlio o un marito ma hanno lo stesso dolore". Un altro utente ha sottolineato che le donne sono donne e basta, inutile chiamarle sempre "madri" e "mogli". Tra i vari commenti, una donna ha sostenuto che era meglio non pubblicare nulla se l'omaggio doveva essere pieno di banalità tradizionaliste.

Infine, un utente con sarcasmo si è chiesto se le donne che non sono madri e mogli soffrono meno.