Dopo Amici 20 la carriera artistica di Sangiovanni è esplosa con un crescendo che non pare sulla via d'arresto. Con 21 dischi di platino e cinque d'oro all'attivo, il cantante vicentino è molto apprezzato non solo per le sue canzoni, ma anche per i messaggi che veicola. Rappresentante della Generazione Z a cui appartiene (classe 2003), Sangiovanni ha cercato di difendere sempre il suo modo di fare musica, chiedendo rispetto per lui in quanto artista e questo è il senso del messaggio che il diciannovenne vicentino ha condiviso sul suo profilo Instagram attraverso una storia.

Un articolo di giornale ha fatto storcere il naso e non poco a Giovanni Pietro Damian, questo il nome all'anagrafe del ragazzo, che ha preso la parola per dire la sua.

Sangiovanni contro chi critica la sua musica

"Il tuo articolo in rima con il mio nome non fa ridere nessuno" ha esordito Sangiovanni nel suo sfogo riferendosi a un articolo de Il Corriere del Ticino dal titolo "Gli inganni di Sangiovanni", in cui il cantante è stato duramente attaccato per il live a Castelgrande di Bellinzona e la sua voce definita "senza particolare tecnica vocale". Il cantante ha parlato dei tanti problemi avuti durante il concerto, dove non sono mancati i problemi tecnici. Vento che ha dato problemi alla tenuta del palco, microfoni mal funzionanti hanno reso difficile il concerto, che ha subito un gran ritardo.

Inoltre Sangiovanni ha spiegato che non era in gran forma, ma di non voler usare nulla come scusa, anche perché ha portato comunque a termine il suo spettacolo.

"Ho portato avanti il mio lavoro al meglio" ha proseguito Sangiovanni, che ha aggiunto di aver fatto di tutto per regalare una bella serata a tutti coloro che sono andati a vederlo.

Il cantante è poi passato all'attacco, affermando che il giornalista l'ha solo attaccato anche per le sue scelte artistiche, buttando del fango su ciò per cui lui vive, ossia la musica.

Il cantante: 'La gente sa da che parte stare'

"Odio il giornalismo non oggettivo" ha poi scritto Sangiovanni, ringraziando tutti coloro che lo hanno sostenuto e difeso.

"Non denigrate la mia arte. Non dite che le mie sono canzoncine per adolescenti o per bambini" ha proseguito il giovane, probabilmente stanco di dover giustificare il suo modo di fare musica. Inoltre si è detto fiero di aver fatto anche ballare e cantare "piccoli che hanno una vita meno fortunata della nostra".

"La gente sa da che parte stare" ha concluso Sangiovanni. Dalle parole del cantante si intuisce fastidio per ciò che ha letto.