Pino Insegno non condurrà l'edizione de L'Eredità che andrà in onda su Rai 1 da gennaio 2024. Dopo insistenti voci di stampa che circolano da ieri sera, stamattina lo ha confermato il manager di Insegno ad Adnkronos, la prima ad aver dato la notizia. Insegno e il suo manager hanno incontrato oggi i vertici della tv di stato, e hanno fatto una controproposta per mantenere il conduttore nel roster della Rai.
L'esclusione di Insegno e il ruolo di Banijay Italia
Molti dei siti web degli organi di stampa italiani da ieri sera davano per certa la notizia che Pino Insegno non condurrà la prossima edizione de L'Eredità, storico gioco a quiz di Rai 1.
La prima a dare la notizia è stata l'agenzia di stampa Adnkronos che, come succede di solito in questi casi, non ha nominato le sue fonti. La notizia è stata poi ripresa da altre testate, e poi confermata stamattina da Adnkronos.
Ieri l'agente di Pino Insegno, Diego Righini, diceva di non aver avuto nessuna comunicazione ufficiale dalla Rai. Comunicazione che, però, è arrivata stamattina, durante un colloquio con il direttore del daytime Rai Angelo Melloni. Righini ne ha parlato con Adnkronos, dicendo che la cosa "gli è dispiaciuta molto".
L'esclusione arriverebbe, secondo l'agenzia di stampa, direttamente da Banijay Italia, la società che produce e detiene i diritti della trasmissione. L'accordo per la messa in onda con la Rai è scaduto, e la società aveva chiesto, per il rinnovo, di essere coinvolta nella scelta del conduttore.
Su Insegno avrebbe però messo il veto, visti gli ascolti deludenti del Mercante in fiera, la trasmissione sta conducendo oggi Insegno, e le polemiche che le ruotano attorno.
La controproposta dell'agente
Insegno, però, avrebbe con la tv di stato un contratto che prevede la conduzione del Mercante in fiera e de L'Eredità o di un programma simile.
Righini ha quindi detto di aver avanzato una controproposta alla Rai: rinunciare all'Eredità per ottenere Reazione a catena, che Insegno aveva già condotto tra il 2010 e il 2013 e che oggi è di Marco Liorni, più una presenza in qualche altro contenitore della tv di stato tra gennaio e maggio.
Se la Rai non dovesse accettare questa proposta, ha detto Righini ad Adnkrons, "ci faremo sentire nelle sedi competenti.
Soprattutto per tutelare l'immagine di Pino Insegno".
Al posto di Insegno, a condurre L'Eredità potrebbero essere Flavio Insinna, storico presentatore della trasmissione e volto molto amato dal pubblico, Marco Liorni, oppure Gabriele Corsi, che però ha già un contratto che lo lega a Discovery fino a giugno 2024.
Le polemiche sul Mercante in fiera
Il motivo per cui Banijay ha messo il veto su Insegno sarebbe legato al flop di ascolti del Mercante in fiera, la trasmissione di Pino Insegno su Rai 2. Lo share della trasmissione è arrivato a scendere anche sotto al 2%: numeri molto bassi per una trasmissione della tv di stato, e nonostante la partecipazione di alcuni ospiti famosi, come Carlo Conti.
Nelle scorse settimane Insegno si era difeso, dicendo che è faticoso rispondere alle critiche, e che i dati auditel non vanno considerati "di per sé", ma in base ai numeri di partenza di quello slot televisivo.
Intorno alla trasmissione ruotano anche molte polemiche, prima di tutto quelle legate alla co-conduttrice, che al Mercante in fiera si chiama "Gatta nera". Nelle edizioni precedenti era stata la modella Ainett Stephens, che però a luglio è stata allontanata dal programma, e che Pino Insegno aveva definito "troppo grande" (nel senso di anziana) per la trasmissione. Nelle scorse settimane era circolata un'offerta di casting per la nuova Professoressa, altra co-conduttrice che doveva essere "laureata, tra i 25 e i 30 anni, avere una buona dizione e delle basi di canto e danza": era necessario anche saper "tener testa al conduttore in un eventuale contraddittorio".